Al via a Napoli il Rambla Festival

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Dal 19 al 21 giugno tre luoghi della città di Napoli si apriranno al teatro di strada. Ad accogliere il pubblico che attraverserà via Scarlatti (venerdì 19 giugno), via Roma (sabato 20) e la Villa Comunale (domenica mattina 21) saranno clown, musicisti, mimi, acrobati, poeti di strada, performer, statue viventi.

Ci sarà Zena, una poetessa di strada che irromperà come ‘folgore poetica’ ritraendo il pubblico in aforismi; ci sarà il “taxi” di In bilico Teatro in cui tre spettatori alla volta potranno assistere in una macchina ad una piece di due attori. Ci saranno le Statue, realizzate da Maraja Clawn, Extra, i musicisti del Dedalo Duo che con clarinetto e chitarra ci accompagneranno con la musica tradizionale popolare brasiliana, balcanica, francese, spagnola irlandese e Italiana. Ci saranno i mimi Krishna, Burlò e Momò con il loro lavoro sul cinema muto e le Guarattelle del Vesuvio della Compagnia di Guarrattelle Mari Di Luna; potremo vedere la dolcissima performance de La bambola di porcellana e il violinista realizzata da Rosaria Castiglione e Roberto Albin. Potremo sentire la profonda voce baritonale di Basilio Momako, cantante lirico e suonatore di bandura, o lasciarci incantare dalla danza col fuoco e dai racconti di Antonella Migliore o, ancora, passeggiando potremo imbatterci in Piumino e Putipù, i due nasi rossi che non parlano più, ben noti al pubblico dei festival di strada come I Nipoti di Bernardone. Affacciata ad un grande libro Flavia D’aiello del Teatrino delle Pupattole ci racconterà con i suoi pupazzi la storia del Cavaliere dalla Trista Figura e infine, i due organizzatori del festival Rambla, che da cinque anni regalano i loro spettacoli alle strade di Napoli: Giulio Barbato in Fidelmino gran re della città” e Claudio Benegas ne “Il sogno del nonno”.

La manifestazione è realizzata da Taverna Est in collaborazione con il Fringe Festival E45. La Rambla, il famoso viale pedonale simbolo di Barcellona e dei suoi mimi, ispira l’operazione messa in atto nel capoluogo partenopeo.
Quel che si propone l’Associazione Taverna Est, i cui artisti hanno più volte potuto riscontrare l’entusiasmo del pubblico nelle già numerose manifestazioni sperimentate, è di creare appuntamenti regolari ed una serie di aree stabili in città, dedicate agli artisti di strada, tutte contraddistinte da un logo identificativo e concordate con le associazioni di via Scarlatti e le municipalità. Napoli è il luogo ideale per introdurre un esempio di così forte vitalità.

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