Italia dei Diritti contro i tagli alla scuola in Friuli

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“Si parla tanto di federalismo, di decentramento dei poteri, poi arrivano dall’alto normative nazionali senza tener conto delle realtà territoriali: ciò che ad esempio va bene per il Lazio non può andare bene anche per il Friuli, il federalismo doveva servire a questo, c’è una contraddizione di fondo.” Questa la reazione del responsabile per il Friuli Venezia-Giulia del movimento Italia dei Diritti Luigino Smiroldo alla notizia dei tagli previsti per la scuola che, a detta dei vari sindacati, ridurrebbero l’organico di ben 713 posti tra insegnanti, personale amministrativo e bidelli con conseguenze pesanti, oltre che sull’occupazione, anche per la qualità del sistema scolastico. Prosegue e spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Sono state attivate due petizioni popolari riguardo all’abolizione della legge e contro questa impostazione dall’alto. Queste raccolte di firme sono la testimonianza del malcontento scaturito dal provvedimento, sia per i posti di lavoro che per i disservizi che ne deriverebbero. Ad esempio ad Aquileia c’è una scuola d’eccellenza punto di riferimento di tutta la regione. Sono state molte le manifestazioni contro il rischio della perdita di una qualità guadagnata con decenni di lavoro, questa legge comporterà un inevitabile peggioramento dell’ottima offerta fino ad ora garantita.”

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