Sportello badanti a Milano, la Martino favorevole

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“La scelta di regolarizzare le badanti clandestine attraverso uno sportello apposito è stata sicuramente un atto di grande civiltà, in grado di contrastare il fenomeno dell’illegalità”. Appare soddisfatta Annalisa Martino, responsabile per la città di Milano del movimento Italia dei Diritti, di fronte alla scelta di Palazzo Marino di istituire uno sportello dell’assessorato ai Servizi sociali per aiutare gli anziani a trovare una domestica valida e affidabile o a regolarizzare quelle in nero. Secondo i dati solo nei primi quattro mesi del 2009, i contratti stipulati sono stati 217 e le famiglie contattate 366. Lo sportello ha anche il compito di analizzare il bisogno e i preventivi di spesa, selezionare le lavoratrici in base a regolarità della posizione, disponibilità e competenza, favorire l’incontro tra domanda e offerta e verificare il domicilio per valutare le condizioni di inserimento. Il successo dell’iniziativa è legato al fatto che, grazie al contributo erogato dal Comune, agli anziani che decidono di assumere regolarmente un’assistente familiare, regolarizzare le badanti non costerà nulla. “Il servizio, – aggiunge l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – che mira a raggiungere quota 600 contratti entro la fine dell’anno, non solo è una scelta democratica che garantisce i diritti di molte persone, ma è anche un ottimo deterrente contro la clandestinità, l’illegalità e il conseguente disordine. Provvedimenti come quelli adottati dalla legge Bossi-Fini, non hanno fatto altro che invitare gli immigrati ad uscire dalla porta principale e a rientrare da quella secondaria. Non vedo perché, persone che spesso sono molto qualificate, non debbano avere una possibilità di lavoro. Inoltre gli anziani – conclude la Martino – non hanno un servizio di assistenza o comunque non vengono assistiti come dovrebbero. Ecco perché l’opportunità data dallo sportello badanti ha solo riscontri positivi non solo in termini di legalità, ma anche di assistenza e occupazione”.

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