“Etica ed educazione alla legalità- dal fair play al rispetto di sé..

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Esito più che positivo del Progetto permanenza “Sport oltre i confini: Gioco, Sport, Avventura, Integrazione e Pacifica Convivenza” ideato e organizzato dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC di Arezzo in collaborazione con Associazione Rondine Cittadella della Pace ed in stretta collaborazione e perfetta sinergia con Questura di Arezzo, Azienda Farmaceutica Municipalizzata, Diocesi di Arezzo, Assessorato allo Sport del Comune di Arezzo, della Provincia di Arezzo e del CONI ma non solo, Consigliera di Parità e Panathlon del Valdarno.

Questa è la squadra scesa in campo, che ci ha messo il cuore al di là del ruolo istituzionale e non ricoperto, una squadra incredibile che ha dimostrato che credendo nei progetti, lavorando con passione, dedizione e dando il meglio nell’interesse della crescita dei ragazzi si possono ottenere dei risultati importanti.

Sport oltre i confini1098I 24 ragazzi che da lunedì 22 a sabato 27 giugno, hanno partecipato al progetto svolgendo attività sportiva (la mattina) con istruttori della F.I.G.C. e interagendo con lo staff di Rondine, con lo Studentato Internazionale della Cittadella della Pace, con il personale della Polizia di Stato, della A.F.M. di Arezzo, della Provincia e del Comune di Arezzo hanno vissuto un’esperienza indimenticabile.

I ragazzi di 10/11 anni di età, appartenenti alle Scuole Calcio: Arno calcio, Audax Montevarchi, Nuova Foiano e Virtus Archiano sono stati supportati costantemente dai 2 tutor Rocchi Manuele e Margiacchi Mattia e dai 2 Istruttori C.O.N.I. – F.I.G.C. Locci Manuel e Gori Italo sotto la perfetta direzione di Dragoni Monica collaboratrice del Settore Giovanile e Scolastico della F.I.G.C. di Arezzo.

L’esperienza vissuta a Rondine ha arricchito non solo i ragazzi ma anche tutti coloro che hanno partecipato genitori, istruttori organizzatori etc…il tutto si è concluso con il Convegno finale del 27 giugno.

Durante il convegno c’è stata la restituzione pubblica dell’attività e delle nozioni apprese dai ragazzi, che in solo 5 giorni sono riusciti ad acquisire importanti concetti quali la vera educazione sportiva, l’apprendimento delle regole di vita quali la solidarietà, l’amicizia, la salute sotto i vari aspetti fisico/motorio, psicologico, nutrizionale.

Ottime le valutazioni degli esperti presenti, meravigliati positivamente dei ragazzi, che hanno dimostrato alla numerosa platea di aver fatto propri i concetti sopraesposti.

Realizzando iniziative nuove, come questa, rivolte ai ragazzi, agli operatori e alla cittadinanza si possono rimuovere le varie forme di inciviltà che stanno prendendo campo fuori e dentro gli stadi, questo è l’obiettivo a cui tutto il progetto, sviluppato in tre tappe vuole promuovere.

Far germogliare i semi della solidarietà, della fratellanza, del rispetto delle regole, della tutela e la prevenzione della salute degli atleti non è cosa facile ma è possibile, ce lo hanno dato conferma i ragazzi partecipanti al progetto e tutti coloro che hanno messo il cuore per realizzarlo.

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