Aneurisma aorta addominale arriva il protocollo d’area vasta che gestisce l’emergenza

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Nel gergo medico si chiama AAA ed equivale a una patologia che miete ancora tantissime vittime. L’acronimo sta per aneurisma dell’aorta addominale e nei paesi industrializzati rappresenta la 13ma causa di morte. Nel 95% dei casi esso va infatti incontro a rottura e quindi, nonostante i notevoli avanzamenti in campo anestesiologico, chirurgico-vascolare e rianimatorio, la partita per la sopravvivenza si gioca ancora in gran parte sulla diagnosi precoce e il trattamento tempestivo.

E’ vero che la mortalità a 30 giorni dal trattamento si è ridotta negli ultimi vent’anni ma tuttora i 2/3 dei pazienti con rottura di AAA muoiono prima di arrivare in ospedale e il 20% dei rimanenti muore prima di arrivare in sala operatoria. Di quelli che sopravvivono all’intervento, circa il 50% muore in terapia intensiva, a causa di complicanze insorte nel periodo postoperatorio. Oggi si dispone di tecniche avanzate di diagnostica strumentale (AngioTc) e chirurgia mini-invasiva endovascolare ma sicuramente i risultati migliori si ottengono con una rapida diagnosi ed un tempestivo trattamento. Ecco perché è fondamentale individuare il prima possibile i sintomi che possono far insorgere anche il sospetto di diagnosi di AAA in fase di rottura, prima che si instauri l’instabilità emodinamica fino allo shock, che aggrava la prognosi in modo determinante.

A questo scopo l’Aoup, dove ha sede la Chirurgia vascolare diretta dal Prof. Mauro Ferrari, che è Centro di riferimento regionale per la Chirurgia endovascolare, ha fatto da capofila a un progetto formativo d’Area vasta sull’aneurisma dell’aorta addominale in fase di rottura, durato un anno e che è giunto ora a conclusione con la messa a punto della procedura scritta, con il supporto della Sezione dipartimentale Qualità e accreditamento dell’Aoup. Il percorso formativo ha coinvolto 300 professionisti (medici e infermieri delle Aziende sanitarie dell’Area vasta nord-ovest) e il seminario finale, con la presentazione della procedura è in programma il 24 maggio prossimo all’Hotel San Ranieri (inizio ore 9).

E’ la prima volta che i professionisti d’Area vasta concordano una procedura univoca su questa tipologia di emergenza emorragica e soprattutto per la prima volta sono stati fissati alcuni punti cardine, fra cui l’intervallo massimo di tempo entro il quale un portatore di AAA in fase di rottura deve essere trasferito, da qualsiasi Pronto Soccorso dell’Area Vasta presso la Chirurgia vascolare di riferimento: il limite è di 30 minuti. Altro punto cardine è la modalità di stabilizzazione, concordata tra anestesisti, medici di PS e medici del 118 in un’ottica di rete assistenziale, ma soprattutto, di ottimizzazione dei risultati.
Alla presentazione del 24 maggio sarà presente anche l’Assessore Regionale al Diritto alla Salute Daniela Scaramuccia

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