“Caso Cosentino”, Soldà d’accordo con Fini

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“Sono convinto che per svolgere un dovere pubblico al servizio della collettività sia necessario e indispensabile essere persone oneste e corrette, prima ancora che dei bravi politici”. Con queste parole il vicepresidente dell’Italia dei Diritti, Roberto Soldà, ha puntualizzato la linea del suo movimento in relazione al caso di Nicola Cosentino, il sottosegretario all’Economia e coordinatore regionale del Pdl indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.

Quanto allo stop, imposto da Gianfranco Fini, per la candidatura di Cosentino alla guida della regione Campania, l’esponente del movimento nato per mano di Antonello De Pierro si è così pronunciato: “Condivido in pieno la posizione del presidente della Camera. Indubbiamente, al di là delle indagini in corso e dei reati ancora da accertare, non è opportuno che un politico, sul quale pendono sospetti gravi, sia candidato per incarichi pubblici così rilevanti. I cittadini non devono avere dubbi sull’integrità etica e morale di coloro che sono delegati a rappresentarli all’interno delle istituzioni. Perciò, ritengo inevitabile che Cosentino faccia un passo indietro”.

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