Dopo Coronavirus, l’agricoltura come settore primario ed indispensabile. Condividiamo con i fatti il post del dott. Andrea Sisti

Andrea Sisti e' Presidente dell'Associazione Mondiale degli Agronomi e gia' Presidente del Consiglio nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (CONAF)

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Londra – Prosegue la nostra inchiesta su come sara’ nel dopo coronvirus l’economia e particolari settori strategici per l’umanita’.

Nei giorni scorsi, un mio amico, il dott. Andrea Sisti Presidente dell’Associazione Mondiale degli Agronomi e gia’ Presidente del Consiglio nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (CONAF), sul suo profilo fabook ha pubblicato un post che ho il piacere di condivide con voi ed analizzarlo per i suoi importanti contenuti ed i suoi suggerimenti al mondo politico italiano ed europeo.

Ecco il post di Andrea Sisti:

COVID19 alcune idee, ne avremo altre.
Nei prossimi 18 mesi avremmo un periodo di gestione complessa di un nuovo modello di stare insieme.
Se dobbiamo tenere le distanze e rendere efficace le attività economiche Dobbiamo delocalizzare le concentrazioni di massa.

Bisogna ripensare il modello di vita, i modelli di sviluppo e quindi i modelli urbanistici/territoriali.
Nei prossimi due anni non ci saranno flussi turistici ma reinsediamenti nelle aree interne da cui sono partiti i genitori dei figli oggi anziani che insieme ai nipoti sceglieranno di ritornare a vivere stabilmente nei comuni/frazioni del nostro Appennino.

Non si può ragionare con i parametri del prima del 31 gennaio! Nasce una nuova era, il durante ed il dopo una epidemia di carattere eccezionale, è sempre stato ce lo insegna la storia.

Anziche pulire le strade e portare via in rifiuti negli agglomerati di periferia senza nessuna identità che necessitano di una riconversione resiliente (decostruzione) sistemare e coltivare terreni e restaurare il paesaggio costa di meno e produce di più, e far star meglio le persone che lo fanno, l’orgoglio di avere un ruolo.

Mantiene gli ecosistemi e consente di riequilibrare i servizi ecosistemici tra città e campagna, tra montagna/collina/pianura.

Riconversione con modello di sviluppo sotenibile. Portare le persone, lavoro, asili, INFRASTRUCTURES digitali nelle frazioni delle aree interne. Il modello SIP che ha portato il telefono in tutte le case, oggi internet veloce in tutte le case e le imprese delle zone rurali con intensità di abitanti bassa.

È un interesse nazionale ed europea.

Per sviluppare l’agricoltura digitale ci vogliono le comunità locali con le botteghe di comunità e di prossimità.
Per vendere i prodotti ci vuole una comunità locale popolosa che vive li.

È la stessa cosa che è successo con il terremoto.
Non si può vivere di solo turismo, serve una comunità organizzata con tutte le funzioni.

Idee per cominciare a pensare in concreto al nuovo modo di riformare le società moderne.

In italia:
Modificare e finanziare la legge sulla montagna L 97/94;
Modificare e finanziare la legge sui parchi (aree naturali protette) 391/94;
Dare corso al dlgs sui servizi ecosistemici;
Modificare e finanziare la legge sui piccoli comuni 158/2017;
Modificare e finanziare il dlgs 228/2001, introducendo l’imprenditore rurale e nuove forme di contratti di territorio e di comunità favorendo l’infrastrutturazione digitale del territorio rurale.

Come si dice in questi casi deve vincere la politica delle idee.

Chi pensa ancora ai rendimenti giornalieri e ad una economia commerciale che guarda al breve/brevissimo periodo questo ‘terremoto planetario’ ci fa rivalutare l’economia agraria del lungo periodo.
#resilienza #sostenibilitá #comunitàdigitale #comunitàresidente #culturaidentitaria #agenda2030concreta
#personeumanità
#nuovoumanesimo

Come scrissi nel precedente articolo su cosa avverra’ nell’economia nel dopo coronavirus,la sostenibilita’ sara’ la parola chiave per i prossimi decenni.

E l’agricoltura sara’ in questo periodo il settore primario di sviluppo proprio per tutti quelle caratteristiche che Andrea Sisti ha evidenziato nel suo post.

Chi non capira’ queste considerazioni, mi riferisco al mondo politico ed imprenditoriale, non solo non fara’ progressi ma consegnera’ l’Italia e forse l’Europa ed il mondo verso un periodo ancor piu’ buio di questo.

Quindi ricostruiamo i nostri valori che abbiamo perso in questi anni partendo dal concetto della salvaguardia del bene comune, che e’ la Terra, attraverso la sostenibilita’ generalizzata ed il sostegno all’agricoltura come settore fondamentale ed insostituibile per l’uomo.

Riccardo Cacelli

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