Casa Montecarlo, procura di Roma: “atti irrilevanti”

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Il contenuto degli atti inviati dal governo di Santa Lucia al Ministro Frattini e letti ieri al Senato riguardanti la titolarità delle società off-shore che si sono succedute nella proprieta’ dell’immobile di Montecarlo ereditato da An nel 1999 appare del tutto irrilevante circa il ”thema decidendum”. Lo sostiene la Procura di Roma nelle deduzioni che hanno accompagnato la trasmissione degli atti al gip che dovrà pronunciarsi sull’opposizione alla richiesta di archiviazione delle posizioni di Gianfranco Fini e di Vincenzo Pontone.

Si legge nelle deduzioni: “giacchè la richiesta di archiviazione formulata da questo ufficio il 26 ottobre 2010 è fondata, quale che sia il reale acquirente dell’immobile, sulla mancanza di elementi costitutivi dell’ipotizzato delitto di truffa; che è risultato, infatti, che l’onorevole Gianfranco Fini, all’epoca della vendita, era amministratore esclusivo dell’associazione/partito Alleanza Nazionale, con tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, sicché il predetto, in autonomia, ha deciso e disposto la vendita dell’appartamento, senza artifizi e raggiri e senza induzione di terzi in errore; che nessun ruolo penalmente rilevante può assumere, infine, la condotta del senatore Pontone, il quale, nel caso in esame, ha rivestito la mera figura di mandatario dell’onorevole Fini, firmando l’atto notarile di compravendita alle condizioni indicate dal mandante e in virtù dei procura generale a lui conferita il primo dicembre 2004 dal presidente Fini stesso.”

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