Lampedusa, 4 aprile 2011 – Mentre a Lampedusa gli sbarchi proseguono senza sosta, questa mattina il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il ministro dell’Interno Roberto Maroni sono giunti a Tunisi per cercare di raggiungere un accordo con l’esecutivo di transizione tunisino. La missione diplomatica prevede prima l’incontro con il Presidente della Repubblica ad interim Foued Miebazaa e poi con il primo ministro del governo transitorio Beji Caid Essebsi, con l’obiettivo di trovare un’intesa per provare a fermare l’esodo dei migranti tunisini.
L’obiettivo italiano è quello di rinnovare gli accordi firmati nel 2009 in materia di immigrazione. Il presidente del Consiglio e il ministro dell’Interno chiederanno l’impegno della Tunisia a fermare le partenze e a riaccogliere i tunisini già arrivati in Italia in questi mesi. L’Italia in cambio offrirà motovedette, fuoristrada e quanto necessario per il pattugliamento, e un piano di aiuti allo sviluppo dell’economia tunisina.
E’ lo stesso Berlusconi, però, a far intendere che la missione ha un esito ancora incerto. Secondo il premier il viaggio servirà a “vedere se il nuovo governo, che non è forte né eletto, potrà trovare il modo per evitare nuove partenze”.
A giorni ci sarà anche il vertice tra Italia e Francia. Nella giornata di ieri Berlusconi ha infatti avuto un colloquio telefonico con il presidente Nicolas Sarkozy durante il quale è stato deciso di realizzare quanto prima un incontro che coinvolga anche i ministri degli Esteri, dell’Interno e dell’Economia dei due paesi.
Intanto continuano gli sbarchi di immigrati a Lampedusa e i trasferimenti nei diversi centri di accoglienza. La scorsa notte, poco dopo le 2 a Lampedusa, sono approdati altri 210 migranti. Le buone condizioni del mare fanno presumere che altri sbarchi si verificheranno lungo la giornata di oggi. Nella nottata sono proseguiti i trasferimenti dei migranti destinati a Trapani, Catania, Napoli e Taranto.