Pierre Laurent: “C’è una grande bugia sulle responsabilità di questa crisi”

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Parigi – Sull’attuale crisi che sta vivendo l’Europa, c’è oggi un’intervista molto interessante, pubblicata da “L’Humanité”, in cui Pierre Laurent (nella foto), giornalista e politico francese, ma anche ex direttore della redazione de L’Humanité e dal 20 giugno 2010 segretario generale del Partito Comunista Francese nonché presidente del Partito della Sinistra europea, si lascia andare a delle opinioni davvero molto stimolanti per fare delle riflessioni e per aprire un confronto anche in Italia. Lui punta il dito sui “grandi speculatori mondiali” della Finanza, che, ingordi dei loro guadagni, tentano di “approfittare” della crisi, per accumulare ingenti somme di denaro, a volte anche grazie al contributo dei diversi governi dei Paesi. Ecco le parti salienti dell’intervista.


 


“C’è una grande bugia – dice Pierre Laurent  nella crisi attuale sulle responsabilità che hanno fatto scatenare questo stato di cose. I mercati non sono una mano invisibile, dietro di loro ci sono solo gruppi, miliardari e  i governi cercano di ottenere il pagamento della crisi da parte del popolo in tutti i modi, e come e quanto soluzioni vengono a mancare. Allora si va a  intaccare, prima, l’aspetto per così dire sociale, e ora pure la democrazia. Si chiede ai governi e ai popoli di arrendersi”.


 Freddare i mercati è un’aberrazione?


“E’ insopportabile! Dobbiamo invertire la macchina che significa che i gruppi di speculatori che agiscono nel mondo cercando di rendere le persone schiave della loro volontà. Spetta ai governi di fare i contratti di controllo politico e democratico, e ripristinare il potere ai parlamenti e ai cittadini. Ci vorrebbe maggior chiarezza e trasparenza, in ogni Paese e nel mondo, sulle condizioni in cui vengono manipolati i mercati di imporre un ricatto finanziario che porta sistematicamente austerità attraverso misure anche più drastiche. E ‘chiaro che dopo quanto è successo nel mondo arabo e Israele che si ribella contro il carovita, anche per l’Europa e gli Stati Uniti si tratta di un affare globale”.


E quello che sta succedendo in Grecia?


“E’ incredibile che ad ogni nuovo episodio, si fa finta di dimenticare quello precedente: come se ogni nuovo episodio della crisi sia stato un meteorite caduto da chissà dove. La crisi greca e la crisi americana hanno la stessa origine. Bisogna non affrontare la speculazione finanziaria e ricattare coloro che organizzano contro la spesa pubblica e sociale, che aumenta ogni volta che il meccanismo che conduce ad esso. Vertice dopo vertice, ci viene detto di soluzioni che di fatto amplificano la crisi di fronte a speculatori insaziabili a causa della loro perdite finanziarie”.


Ma questa crisi globale può essere governata?


“Ritengo che debbano essere i governi che decidano di lasciare fuori gli speculatori. Le decisioni del G20 sono decisioni di abbandonare il controllo della situazione. Siamo in grado di prendere decisioni da contrastare le decisioni dei mercati finanziari. Tassare i flussi finanziari, ottenere il controllo delle banche, riconquistare il potere politico di organizzare una politica di ripresa economica e sociale che vanno contro gli interessi di efficienza imposto dai mercati, ecco cosa bisognerebbe fare”.


 


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