Renzi: “Non prendo ordini dall’Europa”

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Il premier a La Stampa: «Sono gli Stati a dover dire a Bruxelles come uscire dalla crisi». Attacca «le inadeguatezze delle classi dirigenti. Noi siamo già cambiati, adesso tocca a loro». Sul quadro politico: «Non sono nelle mani di Berlusconi». Ed esclude l’ipotesi voto anticipato. «La frase di Draghi è: se non fa le riforme, l’Italia non è attrattiva per investimenti esteri. Bene: questa è la linea anche mia e di Padoan. Siamo d’accordo, nessun problema. Ma se qualcuno vuole interpretarla e far intendere che l’Europa deve intervenire e dire all’Italia quel che deve fare, allora no, non ci siamo. Oggi non è l’Europa che deve dire a noi cosa fare. Il Pd ha vinto le elezioni, è il partito che ha preso più voti in Europa, io e il governo siamo usciti più forti dal test di maggio e non abbiamo bisogno di spinte da Bruxelles: minimamente. Sono gli Stati, anzi, a dover indicare alla Commissione via e ricette per venir fuori dalle secche».

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