Anis Amri, il killer di Berlino, è stato ucciso a Milano durante una sparatoria con i poliziotti. Soddisfazione di Minniti

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Anis Amri, il killer di Berlino, è stato ucciso a Milano durante una sparatoria con i poliziotti.
Dagli accertamenti della Digos è arrivato in Italia dalla Francia in treno, da Chambery in Savoia, da dove ha raggiunto Torino. Dal capoluogo piemontese ha preso poi un treno per Milano dove è arrivato attorno all’una di notte. Dalla stazione Centrale si è spostato a Sesto San Giovanni dove intorno alle 3-4 di notte si è imbattuto in una pattuglia di poliziotti che durante la sparatoria lo hanno ucciso.

L’uomo camminava a piedi verso le tre del mattino. E’ stato fermato da una pattuglia per un normale controllo. Ha estratto dal suo zainetto una pistola e ha urlato “Allah akbar” e ha sparato contro gli agenti. Ha tentato la fuga, ma gli agenti hanno risposto al fuoco, uccidendolo. L’identificazione come Amis Amri è arrivata sia dai tratti somatici sia dalla comparazione delle impronte.Si apprende dall’Antiterrorismo.

“La persona uccisa a Sesto San Giovanni è senza ombra di dubbio Amis Amri, il killer di Berlino”. Così in conferenza stampa il ministro dell’Interno Minniti che ringrazia la Polizia. “L’Italia deve essere orgogliosa del suo dispositivo di sicurezza”, sottolinea, esprimendo la “più totale soddisfazione. Elogia i due ragazzi della pattuglia che ha fermato il Killer di Berlino, ragazzi di “giovanissima età, che hanno fatto questo servizio all’Italia: siamo loro grati”.”Grazie a loro italiani passeranno Natale più felice”.

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