Il quarto mandato del presidente boliviano Evo Morales si apre con una vittoria al primo turno, decisa da oltre il 46% degli elettori: senza superare dunque il 50% + 1 dei voti, ma con uno scarto sull’avversario, l’ex presidente Carlos Mesa, di 10 punti percentuali.
Morales scongiura così l’ipotesi del secondo turno, al termine di una competizione elettorale viziata dall’accusa di brogli da parte delle opposizioni. Lo spoglio dei voti ha infatti vissuto momenti di tensione dopo la sospensione di 23 ore delle operazioni di scrutionio e le manifestazioni di piazza contro la conferma del leader di Movimiento al Socialismo. Atmosfera drogata anche dalle accuse di tentato golpe, avanzate da Morales nei confronti del candidato di Comunidad Ciudadana.
La vittoria non consegna però le chiavi del potere a Morales in via esclusiva: alla Camera Alta dell’Assemblea legislativa boliviana l’opposizione si è aggiudicata metà della posta in palio.
Morales è stato eletto per la prima volta nel 2006. In questa consultazione per eleggere presidente, vicepresidente, 36 senatori, 130 deputati, hanno votato oltre 7 milioni di boliviani.