L’Artico continua a sciogliersi: nel mese di ottobre l’estensione del ghiaccio marino ha raggiunto il minimo storico. Secondo il climatologo Zack Labe, la superfice dei ghiacci è diminuita di ben 2,6 milioni di chilometri quadrati rispetto al periodo 1981 – 2010, segnando un nuovo record: è la più bassa in assoluto registrata nel mese di ottobre.
Solitamente l’estensione dei ghiacci diminuisce durante la prima metà di settembre, per poi tornare a crescere nella seconda parte del mese. Secondo il Us National Snow and Ice Data Centre (NSDIC), l’estensione del ghiaccio è aumentata di 130mila chilometri quadrati nel periodo 1981-2010, ma quest’anno è diminuita di 80mila chilometri quadrati.
La colpa è del clima sfavorevole e delle temperature dell’acqua e della superfice dell’oceano artico, aumentate rispetto al solito nella scorsa estate. Pure in mancanza di luce solare, il ghiaccio non ha ancora iniziato a formarsi nel nord Alaska e nel Mare dei Ciukci, nonostante abbia invece iniziato a ricoprire l’area siberiana.
Secondo gli esperti, un’ulteriore conferma della cosiddetta_Artic amplification_ consiste nel fatto che gli effetti del cambiamento climatico sono doppiamente percepiti nel circolo polare artico rispetto al resto del pianeta.