A Ginevra gli “Oscar” dell’orologeria

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A Ginevra si assegnano gli Oscar dell’orologeria. Il Grand Prix D’Horolgerie svela il lusso dei diamanti incastonati nei vetri e delle più complesse creazioni meccaniche del 2019, a testa alta contro gli smartwatch:

“C’è molta tecnica, c’è molta innovazione, molta bellezza, molta passione nell’industria dell’orologeria e questo è semplicemente bello da ammirare”, dice Raymond Loretan, presidente della Fondazione Grand Prix d’Horlogerie de Genève.

Ci vogliono migliaia di ore di lavoro meticoloso da parte di abili artigiani per realizzare orologi costosi fino a 2,5 milioni di euro. Coma il modello che si sincronizza con un orologio atomico che corregge automaticamente l’ora.

Eppure il premio più importante della serata è andato a un dispositivo più economico, se si dispone di 137 mila euro extra.

“Il costo non rientra nella valutazione dei giudici – spiega Francois-Henry Bennahmias – Quindi sì, ci sono orologi incredibili a prezzi pazzeschi e ne valgono la pena, Ovviamente, facciamo anche orologi costosi, ma alla fine ciò che conta è che possiamo suscitare emozioni attraverso tutto ciò che facciamo e abbiamo fatto molto bene”.

A nove mila e 500 chilometri di distanza, a Hong Kong, l’industria risente del caos politico. La regione autonoma controllata dalla Cina rappresenta circa il 10% delle vendite mondiali di orologi di lusso, ma il mercato sembra congelato dalle proteste pro-democrazia in corso da mesi.

I produttori di orologi sperano che la tattica continui a dare i suoi frutti.

“Gli analisti prevedono che il mercato dell’orologeria di lusso continuerà a crescere nei prossimi anni grazie alla domanda proveniente dall’Asia – conclude il giornalista di Euronews, Oliver Whitfield-Miocic – E mentre si prevede che le vendite Smartwatch supereranno le produzioni tradizionali, gli orologiai ritengono che i loro prodotti saranno sempre più richiesti”.

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