Fiumicino, controlli sanitari dei voli provenienti dalla Cina: l’obiettivo è isolare il coronavirus

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Il misterioso coronavirus cinese 2019-nCoV, scoperto di recente, ha mietuto un’altra vittima al di fuori dei confini cinesi. In Australia un uomo di ritorno da Wuhan, città dove è stato individuato il focolaio d’infezione, è morto nella sua abitazione dove le autorità locali lo hanno isolato.

Intanto in Cina il coronavirus, del ceppo SARS, ha ucciso 4 persone della città di Wuhan o entrate in contatto con abitanti infetti della città.

Fiumicino eleva i controlli sanitari

L’aeroporto di Fiumicino ha 3 voli diretti con Wuhan e numerosi voli non diretti, si legge nel comunicato stampa del Ministero della Salute, “il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno cinese”.

Per tale motivo il Ministero della Salute ha disposto che:

“Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI), presso l’aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria, gestita dall’USMAF SASN, per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici e il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma”.

Il punto della situazione fatto dal Ministero della Salute

Il Ministero della Salute è in contatto diretto costante con l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS/WHO) e con l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC).

Qualsiasi nuova comunicazione sarà “tempestivamente” pubblicata sul sito del Ministero, ma al momento scrive il Ministero della Salute:

“La probabilità di introduzione del virus nell’Unione Europea è considerata bassa, anche se non può essere esclusa”.

L’Organizzazione mondiale della Sanità, nel suo ultimo aggiornamento “non ha raccomandato alcuna restrizione sui viaggi o sul commercio”. Ma le nazioni sono incoraggiate a continuare lo stretto monitoraggio in linea con le regole internazionali vigenti dal 2005.

I casi accertati di 2019-nCoV

Secondo il Ministero della Salute sono 44 i casi confermati di infezione da 2019-nCoV (al 17 gennaio), di cui 41 casi da Wuhan e 3 associati a viaggi verso la città, di cui due dalla Thailandia e uno dal Giappone, a cui ora si è aggiunto il caso australiano (in totale 45). Il 20 gennaio è stato confermato anche un caso in Corea del Sud.

Come è stato scoperto e da dove è derivato il virus 2019-nCoV?

Sempre il Ministero della Salute, informa come si è arrivati alla scoperta e da dove il virus simile alla SARS si è originato.

Il virus influenzale 2019-nCoV è stato segnalato il 31 dicembre 2019 al WHO, dalla Commissione sanitaria municipale di Wuhan (Cina). La maggior parte dei casi riscontrati di “polmonite a eziologia ignota”, “aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, nel sud della Cina, un mercato all’ingrosso di frutti di mare e animali vivi”. È da questo mercato, quindi, che si è propagato il nuovo ceppo ignoto.

Il monitoraggio del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute informa che “in Italia è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS)”.

Inoltre le autorità sanitarie italiane sono in costante contatto con l’OMS e terranno la popolazione aggiornata.

Al momento nessun allarmismo.

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