La nuova crisi migratoria mette a rischio i rapporti UE-Turchia

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Con la minaccia di una nuova crisi migratoria, la Turchia mette pressione all’Europa.

I tre presidenti dell’UE hanno annuciato che voleranno in Grecia martedì, mentre questa settimana verrà convocata una riunione straordinaria dei ministri degli interni per coordinare la loro risposta a un nuovo afflusso.

La presidente della Commissione europea riconosce che la Turchia si trova in una situazione difficile per quanto riguarda rifugiati e i migranti, ma “quello che sta facendo non può essere la risposta o una soluzione. Pertanto stiamo cercando un dialogo sempre più intenso con la Turchia”, ha affermato lunedi.

I ministri degli esteri dell’UE dovrebbero inoltre incontrarsi venerdì per attuare una strategia ma quali sono le opzioni per l’Europa?

Secondo gli analisti non esiste alternativa alla cooperazione UE-Turchia. L’accordo del marzo 2016 è stato gravemente danneggiato: i greci non intendono farsi carico dei rimpatri, mentre i turchi sono disposti a mantenere in vita l’accordo, in cambio di qualcos’altro.

Per Marc Pierini di Carnegi Europe si tratta di “una crisi artificiale” creata dalla Turchia per ragioni tattiche interne.

Tuttavia Ankara deve tornare presto in sé poiché il paese non può permettersi una pausa economica con l’UE.

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