“Via della Seta” l’Italia l’abbandona. Va verso un nuovo corridoio economico. Ma e’ questo l’interesse nazionale italiano da perseguire?

Un proverbio cita: "Chi lascia la strada vecchia per una nuova sa cosa lascia ma non sa cosa trova"

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by Riccardo Cacelli
Londra – Marco Polo si sta rivoltando nella tomba.
II suo viaggio (iniziato nel 1269) dimenticato, le sue esperienze (carta moneta) perse, le sue aspettative (accordi commerciali strategici) negate, la sua visione del Mondo cancellata.

E’ quello che e’ emerso la scorsa settimana al termine del vertice dei G20 in India.

L’Italia, Giorgia Meloni in qualita’ di Presidente del Consiglio, ha comunicato alla Cina, precisamente al Primo Ministro della Cine, Li Qiang, la volonta’ di abbandonare il progetto relativo alla “Via della Seta” per ritornare alla partnership “Strategia globale” del 2004.

A mio modestissimo parere una decisione del genere sarebbe dovuta essere stata discussa in Parlamento con il confronto tra le varie e diverse posizioni.
Invece no.

Nessuna discussione, non in Parlamento, e neppure nel Paese.

Quindi l’Italia abbandona la Via della Seta e abbraccia il nuovo progetto: “Corridoio economico India-Medio Oriente-Europa” ovvero un memorandum d’intesa per un corridoio India-Medio Oriente-Europa sottoscritto anche da Stati Uniti, India, Arabia Saudita, Emirati, Francia, Germania, Unione Europea. Si tratta di due collegamenti: uno ferroviario tra l’Europa e il Golfo (Emirati, Arabia Saudita, Israele, Giordania), l’altro portuale tra India e Golfo.


Ad oggi manca il piano d’azione.Ma quali sono le motivazioni strategiche di tale decisione?

E’ una decisione imposta dall’alleato Americano?
La Meloni ha detto di no.
Allora quali sono le motivazioni?
Ha una prospettiva strategica e una visione diversa per l’Italia in questo secolo?
Se si, lo dica.
Gli italiani, tutti, semplici cittadini ma anche e sopratutto imprenditori hanno la necessita’ di sapere dove sta andnado l’Italia.

Credo che invece non solo la Meloni e tutto il mondo politico italiano, non hanno una visione a lungo termine per tutelare gli interessi nazionali e garantire un futuro migliore alle prossime generazioni, ma non hanno neppure idea dei cambiamenti geopolitici (nuovo ordine mondiale multipolare, definitiva decolonizzazione dell’Africa) in atto oggi nel mondo.

Infatti non si capisce come e’ possibile progettare il Ponte sullo Stretto di Messina e rendere tra pochi mesi l’autostrada Salerno Reggio Calabria la prima autostrada europea interamente digitale ed abbandonare l’accordo sulla Via della Seta (oltre 1000 anni di storia) e indirizzarsi verso un nuovo corridoio tutto ancora da progettare.

Si abbandona un progetto che si sta realizzando, per andare verso un progetto che deve essere ancora ideato. E che forse non si realizzera’ mai.

L’Italia credo continuera’ la sua strada verso il declino.
Un percorso che ritenfo sia voluto da altri (non l’Unione Europea) per difendere i propri interessi nazionali (dedollarizzazione) a discapito degli interessi degli italiani che invece di interessarsi ai cambiamenti epocoli che il Mondo sta vivendo stanno osservando inermi quello che i mainstream hanno avuto l’ordine di far conoscere.

Gli italiani osservano davanti alla tv una partita di calcio con in mano una fetta di pizza ed un bicchiere di vino.

L”Italia e’ alla frutta o forse e’ gia’ al conto da pagare.
Mi auguro di sbagliarmi.

Riccardo Cacelli
r.cacelli@cacelli.com

Marco Polo is turning in his grave.
His journey (begun in 1269) forgotten, his experiences (paper money) lost, his expectations (strategic trade agreements) denied, his vision of the World erased. This is what emerged last week at the end of the G20 summit in India. Italy, Giorgia Meloni as Prime Minister, has communicated to China, specifically to the Prime Minister of China, Li Qiang, the desire to abandon the “Silk Road” project to return to the “Global Strategy” partnership ” “from 2004.

In my humble opinion, such a decision should have been discussed in Parliament with the comparison between the various and different positions.
But no. No discussion, not in Parliament, nor in the country.
So Italy abandons the Silk Road and embraces the new project: “India-Middle East-Europe Economic Corridor” or a memorandum of understanding for an India-Middle East-Europe corridor also signed by the United States, India, Saudi Arabia , Emirates, France, Germany, European Union.
These are two connections: one railway between Europe and the Gulf (Emirates, Saudi Arabia, Israel, Jordan), the other port between India and the Gulf. To date, the action plan is missing.
But what are the strategic reasons for this decision?
Is it a decision imposed by the American ally? Meloni said no.
So what are the reasons?
Do you have a strategic perspective and a different vision for Italy in this century? If so, she says so herself. Italians, all of them, simple citizens but also and above all entrepreneurs, need to know where Italy is going.

I believe that not only Meloni and the entire Italian political world do not have a long-term vision to protect national interests and guarantee a better future for the next generations, but they also have no idea of the geopolitical changes (new multipolar world order, decolonization ) of Africa) taking place today in the world.

In fact, it is not clear how it is possible to design the Bridge over the Strait of Messina and make the Salerno Reggio Calabria motorway the first entirely digital European motorway in a few months and abandon the agreement on the Silk Road (over 1000 years of history) and move towards towards a new corridor still to be designed. You abandon a project that is being implemented to move towards a project that has yet to be conceived.
And that perhaps will never come true.
I believe Italy will continue its path towards decline. A path that I believe is wanted by others (not the European Union) to defend their national interests (dedollarization) to the detriment of the interests of Italians who, instead of being interested in the epochal changes that the world is experiencing, are helplessly observing what the mainstream has had the order to make known.
Italians watch a football match in front of TV with a slice of pizza and a glass of wine in their hands.
Italy is at a loss or perhaps already has a bill to pay.
I hope I’m wrong.

Riccardo Cacelli
r.cacelli@cacelli.com

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