
WASHINGTON DC – Il presidente americano Donald Trump ha incontrato alla Casa Bianca il leader ucraino Volodymyr Zelensky a tre giorni di distanza dal vertice avuto con Vladimir Putin in Alaska. Presenti sul posto anche i principali leader europei, che hanno raggiunto la Casa Bianca direttamente dal portico sud a bordo delle loro rispettive auto istituzionali. Il primo ad entrare è stato il Segretario generale della Nato Mark Rutte, seguito dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, dal primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal primo ministro finlandese Alexander Stubb, dal primo ministro tedesco Friedrich Merz e dal presidente francese Emmanuel Macron.
Secondo diversi funzionari della Casa Bianca, la riunione odierna con così tanti leader europei alla Casa Bianca nello stesso giorno e con un preavviso così limitato non abbia precedenti negli ultimi tempi. L’ultimo ad arrivare è stato proprio Zelensky, che ha fatto il suo ingresso alla Casa Bianca dal portico nord, presentandosi con un abbigliamento molto più formale rispetto alla sua ultima visita a Washington. Il leader ucraino questa volta ha indossato una camicia e una giacca nere, attirando positivamente l’attenzione di Trump. L’ultima volta che è stato alla Casa Bianca, il suo abbigliamento era diventato motivo di irritazione per il tycoon.
Zelensky si è presentato alla Casa Bianca insieme alla sua delegazione ucraina, composta dal Capo dell’ufficio del Presidente dell’Ucraina Andriy Yermak, dal Primo viceministro degli affari esteri Serhiy Kyslytsya, dal Vice capo dell’ufficio del Presidente dell’Ucraina Pavlo Palisa, dall’ Ambasciatore dell’Ucraina negli Stati Uniti Oksana Markarova e dal Segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale Rustem Umerov.
All’inizio dell’incontro nello Studio Ovale, Zelensky ha ringraziato Trump per aver cercato di porre fine alla guerra della Russia contro il suo Paese, mentre il presidente americano ha definito “importante” l’incontro odierno. Rispondendo alla domanda di un giornalista, Zelensky ha manifestato la volontà di raggiungere un accordo trilaterale con Trump e Putin per negoziare la fine del conflitto in Ucraina: “Sapete che oggi ci sono stati molti attacchi e molti feriti – ha affermato Zelensky -. Un bambino è morto per una piccola bomba un anno e mezzo fa, quindi dobbiamo fermare la Russia e abbiamo bisogno del sostegno dei partner americani ed europei. Penso che noi dimostriamo di essere persone forti e abbiamo sostenuto l’idea del presidente Donald Trump di fermare questa guerra e di trovare un modo diplomatico per farlo. Siamo pronti per un accordo trilaterale”. Il leader ucraino ha inoltre dichiarato di essere aperto alle prossime elezioni nel suo Paese nel caso in cui venga raggiunta la pace tra Russia e Ucraina.
Nel corso del suo intervento, Zelensky ha sottolineato l’importanza di avere garanzie di sicurezza per il suo Paese come parte di qualsiasi accordo per porre fine alla guerra della Russia. Proprio questo è stato uno dei temi principali all’ordine del giorno durante l’incontro fra Trump, Zelensky e i principali leader europei giunti alla Casa Bianca.
In merito al possibile incontro trilaterale, lo stesso Trump ha affermato che se le riunioni odierne alla Casa Bianca con Zelensky e gli altri leader europei dovessero andare bene, incontrerà Putin e Zelensky insieme per trattare la fine della guerra. Il tycoon ha inoltre rivelato che sentirà nuovamente il presidente russo alla fine dell’incontro odierno con Zelensky.
Nonostante i commenti dei mesi scorsi in merito ad un possibile abbandono degli Stati Uniti per quanto riguarda le trattative tra Russia e Ucraina, Trump ha sottolineato che “le persone vengono uccise e vogliamo fermarlo, quindi non direi che è la fine della strada. C’è una buona possibilità di porre fine alla guerra attraverso questi incontri. Conosco il presidente, conosco me stesso e credo che Putin voglia vederla finire”. Il presidente americano ha ribadito successivamente che il conflitto in Ucraina non necessita di un cessate il fuoco: “Possiamo lavorare a un accordo di pace mentre continuano a combattere”, ha affermato.
L’incontro andato in scena oggi nello Studio Ovale ha avuto dei toni decisamente più pacati rispetto allo scorso 28 febbraio, occasione in cui l’accordo sui minerali non venne mai firmato e Zelensky per via delle dure critiche di Trump e Vance, che hanno definito il presidente ucraino come “irrispettoso”. Per l’occasione Zelensky fu invitato a lasciare in anticipo la Casa Bianca rispetto al programma iniziale.
La riunione nello Studio Ovale fra Trump e Zelensky ha avuto inizio alle 13:17 ed è terminata alle 13:44. Successivamente i due leader hanno tenuto dei colloqui a porte chiuse a cui ha fatto seguito una foto di gruppo con tutti gli altri leader europei nella Sala delle Palme della Casa Bianca, dove erano presenti sullo sfondo le bandiere di Stati Uniti, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Ucraina, Regno Unito, Nato e Unione Europea. Successivamente tutti i leader si sono riuniti nella East Room, dove si è svolto un vertice in cui tutti i leader, seduti intorno ad un tavolo, hanno discusso le potenziali modalità con cui porre fine alla guerra. Uno dei temi principali, oltre ad una maggiore protezione dell’Ucraina, è stato quello degli scambi territoriali.
Seduto al tavolo, il presidente Trump ha elogiato tutti i leader presenti: “Oggi è stata una giornata di successo e ci sono state discussioni importanti – ha affermato Trump -. Vogliamo porre fine alle uccisioni e fermare la guerra in Ucraina e lavoriamo per lo stesso obiettivo. Ho avuto l’onore di parlare con il presidente Zelensky. Tutte le discussioni che abbiamo avuto vertevano sui territori, ho parlato indirettamente con il presidente Putin, lo chiameremo proprio a seguito di questo incontro e sono sicuro che sarà un incontro molto buono e cercheremo di lavorare per un trilaterale per vedere se riusciamo a mettere tutto a dormire. Non c’è stato niente del genere dalla Seconda guerra mondiale”. Trump ha definito il segretario generale della Nato Mark Rutte come “un grande leader politico in Europa”, il primo ministro del Regno Unito Starmer come un “amico”, Macron come “una delle prime persone incontrate come diplomatico estero”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata definita invece come “una grande leader di ispirazione, che pur essendo una persona molto giovane sta svolgendo il suo lavoro da molto tempo e sta durando molto”.
Il cancelliere tedesco Mertz è stato definito come “una persona molto forte e altamente rispettata”. Il primo ministro finlandese Alexander Stubb “come una persona che rispettiamo molto”, mentre la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è stata descritta come “la persona più potente di seduta in questo tavolo”.
Trump ha ribadito che la Russia “accetterà delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e questo è uno dei punti chiave che dobbiamo considerare in questo tavolo, io sono ottimista perché collettivamente possiamo raggiungere un accordo ed evitare possibili aggressioni verso l’Ucraina. Noi troveremo una soluzione, credo che le nazioni europee condivideranno molto di questo onere e dobbiamo discutere il possibile scambio dei territori e negoziare delle posizioni. Cercheremo di avere un incontro a tre parti il prima possibile e sono sicuro che si giungerà ad un accordo. Io stabilirò un incontro con Putin e lo farò perché vogliamo salvare la vita di molte persone”.
Subito dopo Trump è intervenuto Zelensky, che ha ribadito il suo interesse nel non perdere i territori conquistati dalla Russia nel corso della guerra: “Abbiamo avuto una buona conversazione con il presidente Trump, abbiamo parlato di questioni sensibili e garanzie di sicurezza – ha affermato Zelensky -. Concordiamo con il presidente e gli altri leader presenti qui oggi che la sicurezza dell’Ucraina dipende dagli Stati Uniti. Ci sono diversi paesi che sono dalla nostra parte e che vogliono porre fine a questa guerra. Il secondo punto riguarda lo scambio di prigionieri. Io credo che il presidente Trump può avere un ruolo storico per riportare a casa i bambini. Altro aspetto importante riguarda i territori e vogliamo discutere questo in un possibile incontro trilaterale. Ho mostrato al Presidente diversi dettagli sul campo di battaglia tramite una cartina e sto pensando a come riprendere questi territori. Siamo felici di avere questa unità oggi”.
Dopo l’intervento di Zelensky a prendere la parola è stato il Segretario generale della Nato Mark Rutte, che ha ringraziato Trump per “aver superato l’impasse con il presidente Putin e questo è stato molto importante e oggi siamo a questo punto. Credo che se ci giochiamo bene le carte possiamo fermare le uccisioni, la distruzione delle infrastrutture e una guerra terribile. Voglio ringraziare tutti i colleghi europei presenti oggi”. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha invece sottolineato l’importanza di essere qui con tutti i principali paesi europei: “Abbiamo avuto un grande vertice della Nato e il più ampio accordo commerciale di sempre e ora sono qui per lavorare per una pace in Ucraina. Voglio ringraziare il presidente per aver parlato di tutti i bambini che sono stati rapiti e che devono ritornare a casa”. Il cancelliere tedesco Mertz ha dichiarato di essere soddisfatto nel sentire che Trump e Zelensky hanno avuto un grande incontro bilaterale, aggiungendo che il prossimo passo “sarà quello più difficile”: “Tutto si è aperto lo scorso venerdì e ora ci saranno dei negoziati complicati e non riesco ad immaginare che ci sarà un prossimo incontro senza un cessate il fuoco e dobbiamo cercare di lavorare su questo”.
Successivamente Giorgia Meloni, ha sottolineato che l’articolo 5 della Nato, che di fatto stabilisce il principio della difesa collettiva, è stata una “proposta italiana”: “Io credo che sia un giorno importante – ha affermato Meloni – e che sia una nuova fase dopo tre anni e mezzo in cui non abbiamo visto alcun segno di volontà al dialogo da parte della Russia. Quindi qualcosa sta cambiando, qualcosa è cambiato grazie a lei, ma anche grazie al campo di battaglia che è stato raggiunto con il coraggio dell’Ucraina e con l’unità che tutti noi abbiamo dato all’Ucraina. Il motivo per cui ne parlo è che bisogna ricordare che se noi vogliamo raggiungere la pace e vogliamo garantire la giustizia, dobbiamo farlo essendo uniti ed è per questo che ritengo sia un giorno positivo. Ovviamente può contare sull’Italia perché noi siamo dalla parte dell’Ucraina e noi sosteniamo tutti i suoi sforzi verso la pace. Noi parleremo di diversi temi importanti. Il primo sicuramente sono le garanzie di sicurezza, come garantire che non succederà ancora una volta. Questa è una precondizione di qualsiasi tipo di pace e sono lieta di poterne parlare, di discutere, di iniziare da una proposta che diciamo è sul modello dell’articolo 5 che è stata una proposta italiana all’inizio. Quindi noi siamo sempre pronti a portare le nostre proposte per la pace e per il dialogo. È un qualcosa che dobbiamo costruire insieme per garantire la pace e per difendere la sicurezza delle nostre nazioni”, ha concluso.
Dopo Meloni, il presidente Macron, ha sottolineato che tutti i leader presenti al tavolo “vogliono la pace”: “È stato detto tutto, ma voglio dire che tutti quelli intorno a questo tavolo vogliono la pace e noi lavoriamo duramente, lo abbiamo fatto negli ultimi anni per avere una pace che sia robusta, che sia duratura e questo incontro è molto importante perché è l’unico modo per sistemare le cose. È necessario un incontro trilaterale perché quando parliamo delle garanzie di sicurezza, ci riferiamo alla sicurezza di tutti i paesi europei ed è per questo che siamo qui tutti uniti a sostenere l’Ucraina”.
L’ultimo ad intervenire è stato il primo ministro finlandese Alexander Stubb: “Voglio iniziare da dove ha iniziato Emmanuel, cioè tutti vogliamo la pace – ha affermato -. La guerra in Ucraina ha avuto un impatto sull’Europa, sugli ucraini, sulle famiglie, sulle comunità e quando parliamo di sicurezza noi stiamo parlando non solo dell’Ucraina, ma della sicurezza dell’Europa”.


