Yemen, due vittime a Taiz

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Due morti e undici feriti. Questo il tragico bilancio degli scontri di oggi a Taiz, nello Yemen. Una situazione sempre più tesa.

Da circa tre mesi, il paese è in crisi. Ogni giorno manifestazioni di massa per chiedere l’uscita del presidente Ali Abdullah Saleh, al potere dal 1990. Spesso  queste proteste, finiscono con morti e feriti.  Saleh ha annunciato che lascerà la politica nel 2012, ma viste le scene, agli oppositori non basta.

Fra le categorie più rappresentate nelle proteste di oggi, gli insegnanti. Dalle parole dei dimostranti, la polizia ha caricato chiunque indistintamente. “Siamo qui per esprimere il nostro dissenso contro questo regime” dichiara Fuad Dahabah leader del Sindacato degli insegnanti. “Hanno iniziato a spararci-conclude- che parlavamo pacificamente”. Fra i feriti, undici sarebbero da arma da fuoco.  Dall’inizio della rivolta, si contano circa centoquaranta vittime.

Intanto polizia si difende dalle accuse. Un ufficiale di Taiz, spiega che la forza viene applicata a chi attacca. Un manifestante ribatte che chi protesta non è armato.

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