Spaghetti al pomodoro a mezzogiorno

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Se n’è parlato poco ma il 25 aprile ha visto molte figure femminili impegnate per portare la democrazia e la libertà. Una di queste è la senatrice Lina Merlin, diventata famosa per la legge che porta il suo nome e che portò all’abolizione delle case chiuse e della prostituzione legalizzata. In realtà Lina Merlin è stata una politica molto impegnata. Antifascista convinta tanto da essere messa nella lista dei cosiddetti “sovversivi”; più volte arrestata; sfuggita ai nazisti, partigiana. E insegnante. Un grande esempio. Una figura tipicamente italiana. E cosa c’è di più “italiano” di un piatto semplice e che piace a tutti, a cominciare dai più piccoli? Gli spaghetti al pomodoro. Un classico intramontabile che piace ai grandi e soprattutto ai bambini. Il piatto che costituisce il “banco di prova” per chi si approccia per la prima volta ai fuochi. Chi di noi non ha bruciato il primo sugo, “scotto” gli spaghetti, sbagliato nella proporzione tra gli ingredienti, dimenticato il sale o messone troppo, e così via? Chiunque ha un ricordo con gli spaghetti al pomodoro. Sono e saranno sempre la memoria storica del nostro Paese. I piatti dei partigiani erano ricette povere, cibo di sostentamento per affrontare la battaglia: pane nero, cipolle, zuppe, castagne. Ma c’è un piatto che è assorto a simbolo della Festa della Liberazione: la pastasciutta antifascista. (www.msn.com)

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