Dialisi: innovazioni e nuove procedure per gli oltre 4mila pazienti siciliani

0
184

Secondo il Registro di nefrologia dialisi e trapianto 2020, sono oltre 4000 i pazienti emodializzati distribuiti nei 116 centri siciliani, con una prevalenza di uomini rispetto alle donne, nella fascia di etร  compresa tra i 60 e gli 80 anni. Di questi, 438 sono in lista dโ€™attesa per il trapianto di rene. Dagli studi effettuati รจ emerso che la qualitร  di vita dei pazienti sottoposti a trattamento emodialitico dipende in larga misura da un buon funzionamento dellโ€™accesso vascolare, che incide sullo stato psico-fisico, sullโ€™assetto nutrizionale, sullโ€™insorgenza di patologie infettive, sul contesto sociale, sulla riduzione di complicanze quali stenosi e trombosi e, ovviamente, sullโ€™incidenza della mortalitร .
A Ragusa Ibla (presso la chiesa San Vincenzo Ferreri) – da mercoledรฌ 23 a oggi, 25 novembre – si รจ tenuto il Convegno Nazionale del Gruppo di Progetto Accessi Vascolari della SIN (Societร  Italiana Nefrologia) e della VAS Chapter (Vascular Access Society), giunto alla sua nona edizione e organizzato da Cityn. Un focus sulle innovazioni e sulle nuove prospettive legate allโ€™accesso vascolare, tecnica fondamentale nelle terapie di emodialisi, attraverso il confronto tra i maggiori esperti del settore a livello mondiale. La Faculty scientifica costituita da oltre 90 medici – di provenienza internazionale – รจ stata coordinata a livello locale dal direttore U.O.C. Nefrologia e Dialisi dellโ€™Ospedale Maggiore โ€œNino Baglieriโ€ di Modica Walter Morale e dal direttore U.O.C. Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica dellโ€™Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania Domenico Patanรจ. Hanno partecipato allโ€™evento, il presidente nazionale della Societร  Italiana di Nefrologia Stefano Bianchi, il presidente del VAS Italian Daniele Savio, il presidente della societร  scientifica spagnola del GEMAV – Spanish Multidisciplinay Vascular Access Group e coordinatore del gruppo degli accessi vascolari catalana della Societร  Spagnola di Nefrologia Ramon Roca-Tey.Al centro delle varie sessioni sono stati presentati e analizzati i risultati degli studi clinici e dei cambiamenti introdotti dalla tecnologia e dai device innovativi, puntando ancora una volta i riflettori sullโ€™importanza della ricerca, che consente di migliorare le condizioni di vita e di terapia per i pazienti, di aumentare il fattore โ€œsicurezzaโ€ e di potenziare lโ€™efficacia del lavoro di tutti gli operatori coinvolti.
Altra importante macroarea che ha trovato spazio allโ€™interno del convegno รจ stata la multidisciplinarietร , sempre piรน determinante nella gestione delle problematiche e dei casi piรน complessi. Proprio lโ€™Equipe multidisciplinare gestita da Domenico Patanรจ e da Walter Morale ha introdotto – a settembre 2019 – per la prima volta in Italia, il sistema di realizzazione EndoFAV con dispositivo a radiofrequenza, procedura percutanea che permette la realizzazione di una fistola artero-venosa necessaria per effettuare emodialisi senza approccio chirurgico vascolare. A giugno 2022, grazie agli sforzi profusi dallโ€™Asp di Ragusa – che ha investito nello sviluppo di queste nuove metodologie – sono stati i primi nel centro Sud ad avere utilizzato un innovativo sistema per la realizzazione di endoFAV per emodialisi mediante la termoablazione senza radiazioni o mezzo di contrasto, ma solo con lโ€™utilizzo ecografico. In atto sono primi in Italia per numero di pazienti trattati con questa metodica. ยซPer la prima volta un evento di tale importanza scientifica, con carattere di multidisciplinaritร  per la presenza contestuale di specialisti nefrologi, chirurghi vascolari e radiologi interventisti, si รจ svolto in Sicilia, a conferma del ruolo rivestito dalle equipe che operano nel nostro territorio – spiega Walter Morale – Tutto ciรฒ nasce dallโ€™apprezzamento delle Societร  Scientifiche del nostro lavoro, il cui punto di forza รจ dato proprio dai rapporti collaborativi e trasversali con altre specialistiche. La Nefrologia Iblea presenta un indice migratorio attivo di attrattivitร  di oltre il 45%, con pazienti provenienti da tutto il territorio siciliano. Questo dimostra un grande lavoro di squadra allโ€™interno della UOC, e una sinergia nata grazie al proficuo rapporto di tessitura e di coinvolgimento instauratosi con altre specialistiche del territorio, tra cui la Radiologia interventistica del dott. Andrea Boncoraglio, la Chirurgia Vascolare del dott. Andrea Li Destri e lโ€™Emodinamica del dott. Nino Nicosia. Fondamentale supporto รจ giunto dalla collaborazione interaziendale instauratasi con Domenico Patanรจ, Direttore della Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica dellโ€™Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania: collaborazione che ci ha consentito di appartenere al gruppo delle Nefrologie piรน innovative e di riferimento nel panorama italiano, per la gestione delle complicanze degli accessi vascolari per emodialisiยป.
La dialisi รจ un trattamento necessario per migliaia di persone affette da insufficienza renale cronica in cui รจ irreversibilmente compromessa la funzione renale: ยซQuesti pazienti per sottoporsi al trattamento emodialitico, che rappresenta la terapia salvavita, necessitano di un accesso vascolare efficiente che viene allestito preparando i vasi mediante un intervento di chirurgia vascolare che interessa gli arti superiori – dichiara Domenico Patanรจ – questo accesso vascolare viene comunemente denominato โ€œfistolaโ€ (o FAV), ed รจ universalmente riconosciuto come lโ€™accesso ideale indicato dalle linee guida come il โ€œgold standardโ€ degli accessi vascolari in dialisi. Numerosi studi dimostrano come la sopravvivenza del paziente in dialisi รจ condizionata dalla qualitร  dellโ€™accesso vascolare. Una buona FAV garantisce loro una terapia dialitica efficace secondo gli opportuni standard di qualitร  depurativa del rene artificiale. Durante lโ€™utilizzo delle FAV in emodialisi si formano frequenti complicanze stenotiche (restringimento dei vasi) che possono determinare il malfunzionamento dellโ€™accesso vascolare. Se le stenosi vengono riconosciute e si interviene in tempo, possono essere facilmente trattate e quindi viene ripristinato il funzionamento della FAV; altrimenti, il vaso rischia di essere compromesso in maniera irreversibile e il paziente potrebbe ritrovarsi in una situazione allarmante per la perdita di tutti i vasi disponibili, e di conseguenza, per lโ€™esaurimento di ogni riserva vascolare idonea per poter sottoporsi ai trattamenti emodialitici. In questi giorni โ€“ conclude Patanรจ – abbiamo dimostrato che รจ possibile lโ€™accesso vascolare senza lโ€™utilizzo del bisturi โ€“ attraverso le nuove tecniche sperimentate e oggi ormai collaudate – ma abbiamo soprattutto fatto emergere lโ€™importanza di fare rete e condividere know-how a beneficio di tutti i nostri pazientiยป.

Articolo precedenteAFFACCIATI ALLA FINESTRA, AMORE MIO!
Prossimo articoloPanettoni, numeri da record per Conpait

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here