Milan, Kakà: “Scudetto al Milan? Nel calcio succedono tante cose”

Il brasiliano sta studiando per intraprendere il suo nuovo ruolo all'interno del club rossonero

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Pronto ad intraprendere la nuova carriera da dirigente sportivo, Ricardo Kakà, leggenda del Milan, ha parlato dello stato attuale della sua ex squadra e del suo futuro in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport“La priorità per me è ancora stare con i miei figli Luca e Isabela che sono ancora piccoli e vivono a San Paolo. Adesso per me è difficile lasciarli, quindi non cerco incarichi precisi. E devo studiare, capire i meccanismi di lavori per me nuovi. Seguirò il corso per diventare direttore sportivo in Brasile, appena possibile frequenterò quello da allenatore a Coverciano, ma soltanto per completarmi. Mi vedo più con un incarico da dirigente, alla Leonardo”.

Successivamente Kakà ha parlato di Leonardo e Maldini e del loro nuovo ruolo all’interno del Milan“Esperienza, contatti internazionali con Fifa, Uefa, grandi club. Leo ha fatto tutto, ha girato il mondo. È intelligente e conosce bene anche il mondo della comunicazione. Sa come si gestisce una squadra importante”. E poi c’è Maldini, una garanzia: “Paolo è la storia, la bandiera. È l’idolo. Nel mondo – osserva Kakà – se si parla di Milan si parla di Paolo e viceversa. Paolo è la fedeltà. Non voglio dire nulla della precedente dirigenza, con la quale c’era stato qualche contatto, ma questa ha qualcosa di diverso, perché ha ritrovato il dna rossonero. Ha recuperato le caratteristiche del club, il senso di appartenenza. Leo e Paolo che sono tornati e Gattuso che è rimasto in panchina. Rino è uno che porta grinta, ha lo spirito di chi non molla, era così quando giocava ed è uguale a se stesso da allenatore. Il Milan ha imboccato la strada giusta. Non so che cosa farà di preciso Maldini nel club, probabilmente avrà un ruolo simile a quello di Leonardo, ma sono certo che l’intesa fra i due funzionerà”.

L’ultimo pallone d’oro rossonero si è anche concentrato sulle possibilità di questo nuovo Milan“È una squadra che sta seriamente cercando di riprendere il suo posto nel grande calcio. E non bisognerà trascurare l’Europa League: quando arriveranno le squadre eliminate dalla Champions League sarà un torneo molto affascinante e vincerlo potrebbe essere fondamentale. Il Milan era abituato ad altre imprese in Europa, capisco i tifosi, io sono uno di loro, ma ricominciare ad avere successo è il primo obiettivo. E poi vincendo ci sarebbe la Supercoppa europea, pensate all’Atletico che batte il Real Madrid: mai dire mai”.

Infine Kakà si è soffermato sulle possibilità di portare a casa qualche trofeo in questa stagione: “L’ideale è immaginare di tornare subito in Champions League, il traguardo da un punto di vista razionale deve essere quello. La Juve ha tanta qualità, abitudine a vincere, organizzazione. Sulla carta è la squadra più forte del campionato, non ci sono discussioni, poi però possono succedere tante cose e pensare in grande è nel dna del club. Il calcio è un gioco imprevedibile. La Juventus è davanti a tutte, ma parlando del Milan penso ad esempio che la spinta dei tifosi che hanno ritrovato orgoglio possa essere un elemento determinante per scalare le gerarchie. L’obiettivo è ricostruire, però sarebbe bellissimo vincere subito”.

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