Juventus batte la Fiorentina: 2-1, decisiva l’autorete di Pezzella. A segno Milenkovic e Alex Sandro nel primo tempo. Bianconeri campioni d’Italia per l’ottava volta consecutiva.
La Juve arriva al traguardo, con fatica e con orgoglio. A Torino i bianconeri battono 2-1 la Fiorentina e conquistano l’ottavo scudetto consecutivo, il quinto dell’era Allegri, dopo una gara in cui i fantasmi del sogno Champions League ormai sfumato si sono fatti sentire. Grande avvio dei viola, che trovano subito il gol di Milenkovic e potrebbero farne altri due se Chiesa non trovasse altrettanti legni. La Vecchia Signora, bestia ferita, reagisce con Alex Sandro e nel secondo tempo trova il gol vittoria con l’autorete di Pezzella, propiziata da Cristiano Ronaldo. Ventottesima vittoria in campionato per la squadra di Massimiliano Allegri, che può finalmente alzare al cielo il tricolore. Buoni segnali, in ottica Coppa Italia, per Vincenzo Montella.
ALLEGRI CON I CR7 E I BIG, TURNOVER MONTELLA –
Con più di un’assenza, Allegri manda in campo il miglior undici possibile per ripartire dopo la delusione firmata Ajax. Nessun turno di riposo per Cristiano Ronaldo, affiancato da Cuadrado e Bernardeschi in attacco. Si accomoda in panchina Moise Kean. Montella rinuncia a Luis Muriel, ma non a Jordan Veretout, schierato da regista con Dabo e Benassi ai fianchi. Hancko prende il posto di Biraghi sulla fascia sinistra, Ceccherini di Vitor Hugo in difesa. Capitolo tattica: in tabellino lasciamo il 3-5-2 viola come da comunicazioni ufficiali, ma in sostanza la squadra toscana è disposta in campo col 4-4-2.
SUBITO JUVE, MA SEGNA MILENKOVIC –
I primi cinque minuti di gara sono tutti di pura marca juventina. La squadra di casa tiene palla e spinge, doppia occasione per Ronaldo che prima incrocia male e poi finisce a terra: nessun contatto illecito in area gigliata. Al sesto minuto, a sorpresa considerato i rispettivi avvii di partita, è però la Fiorentina a portarsi in vantaggio. L’azione è tutta di Milenkovic, che parte in progressione, serve Chiesa sul fondo: cross respinto malamente da Szczesny (con la complicità di Rugani) ed è proprio il difensore serbo a colpire a botta sicura. Dopo 6 minuti i fantasmi di Champions sono ancora lì e la Juve è sotto contro la Fiorentina.
MADAMA NON REAGISCE, BIS ANNULLATO AL CHOLITO –
La notizia è che la bestia ferita non accenna a reagire. Almeno, non con veemenza. I campioni d’Italia in bianconero insistono su un possesso per lo più orizzontale e soprattutto poco rapido. L’occasione per il pari capita a Bernardeschi: la sfera lambisce il palo alla sinistra di Lafont e dà l’illusione del gol, ma a muoversi è la rete esterna. Poi ci sarebbe anche il raddoppio viola a firma Giovanni Simeone: il 9 di Montella insacca, ma dopo essersi mosso male nella lettura della linea difensiva. Fuorigioco evidente, Pasqua non convalida.
BRIVIDO CHIESA, POI CI PENSA ALEX SANDRO-
Il buon momento dei gigliati è certificato, poco dopo la mezz’ora, dalla seconda grandissima occasione, questa volta sui piedi, giusti ma sfortunati, di Federico Chiesa. Cross teso dalla sinistra di Mirallas, Chiesa stoppa e calcia di destro: Szczesny battuto, ci pensa il palo a evitare il 2-0 ad Allegri & Co. Tre minuti dopo, a festeggiare è invece la Juve: calcio d’angolo di Pjanic, Alex Sandro anticipa tutti (soprattutto Hancko) sul primo palo e di testa batte Lafont. È 1-1 a Torino, al 37′ la Juve è virtualmente campione d’Italia.
ALTRO LEGNO –
Subito il gol, la Viola avrebbe subito la possibilità di riportarsi in vantaggio. Peccato che ci si metta di mezzo la sfortuna, cara amica oggi pomeriggio di Chiesa: gran tiro da lontano di sinistro, palla che si stampa sulla traversa a Szczesny battuto. L’1-1 tiene all’intervallo: il possesso palla descriverebbe una Juve in controllo e una Fiorentina in affanno. In realtà, il pari al 45′ sta parecchio stretto agli ospiti.
LA GARA CAMBIA, LA JUVE SEGNA –
Al rientro dagli spogliatoi, nessun cambio nei due undici. Però l’aria è cambiata e si sente: la Juve concede pochi spazi, i viola si affidano soprattutto alle iniziative di Chiesa. Il gol, però, è questa volta di marca bianconera: azione di CR7 sulla destra e cross del portoghese. Pezzella anticipa sia Lafont che Bernardeschi, ma manda la palla nella propria rete. L’autogol dell’argentino sancicsce il 2-1 della Juvee dà il via al conto alla rovescia verso l’ottavo scudetto consecutivo.
CAMBI E ATTESA –
Il gol spegne la Fiorentina, che ha per la testa la semifinale contro l’Atalanta, e galvanizza la Juve, che cerca di addormentare la partita. Aiutano i cambi: Montella preserva Chiesa, Benassi e toglie un Mirallas ormai spento. Allegri fa riposare Pjanic e Bernardeschi, di fatto non succede molto. Da segnalare: gli applausi dello Stadium a Chiesa, obiettivo di mercato dei bianconeri. E poi iniziano i cori per la squadra di casa, in un lungo countdownverso la vittoria del titolo. Brividi misti nel finale: viola con Dabo e Muriel, bianconero con CR7. Vittoria o pareggio, l’impressione è che importi davvero poco.
Il tabellino
JUVENTUS-FIORENTINA 2-1 (37′ Alex Sandro, 53′ aut. Pezzella; 6′ Milenkovic)
Ammoniti: 80′ Gerson nella Fiorentina.
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Rugani, Alex Sandro: Emre Can, Pjanic (65′ Bentancur), Matuidi; Cuadrado (86′ De Sciglio), Ronaldo, Bernardeschi (74′ Kean). Allenatore: Massimiliano Allegri.
FIORENTINA (3-5-2): Lafont; Milenkovic, Pezzella, Ceccherini; Chiesa (66′ Muriel), Benassi (73′ Gerson), Veretout, Dabo, Hancko; Mirallas (80′ Edimilson), Simeone. Allenatore: Vincenzo Montella.