Terremoto Abruzzo, l’intervento della Protezione Civile

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protezione_civileDopo la scossa di terremoto avvertita intorno alle 3 e mezza di notte in Abruzzo e nel Lazio, il Comitato operativo della Protezione civile si è riunito in sala Situazione Italia con i vertici delle istituzioni coinvolte, sotto il coordinamento del Capo Dipartimento Guido Bertolaso.

E’ stato immediatamente chiaro che si tratta di un terremoto storico, di impatto paragonabile a quello del’Umbria e Marche del 1997. La città più colpita dalla scossa, intorno all’ottavo grado della scala Mercalli, è L’Aquila, dove nel centro storico si sono registrati crolli e vittime, ma anche da Paganica sono giunte da subito notizie di crolli e incidenti.

E’ arrivata fin dalla prima mezz’ora in sala Situazione Italia la notizia del crollo della Prefettura. La scelta del punto di coordinamento “dicomac” (direzione di comando e controllo) si è orientata subito sulla sede della scuola della Guardia di Finanza, che si trova fuori dal centro città ed è facilmente raggiungibile.

In successione, Guido Bertolaso ha indicato ai referenti istituzionali le linee operative per un intervento efficace:
1. assicurare la viabilità, tenendo sgombra in particolare l’autostrada Roma-L’Aquila per agevolare i soccorsi
2. testare la funzionalità dei servizi di telecomunicazione
3. inviare i tecnici con le apparecchiature di supporto per rendere operativa la sala “dicomac” alla Regione Abruzzo.

Le sezioni operative delle colonne mobili di Lazio, Umbria, Toscana, Campania sono partite immediatamente per i soccorsi, seguite da quelle delle altre regioni. La procedura di emergenza prosegue con l’allerta nazionale dei vigili del fuoco.

Alle 6.40 i nuclei di cordinamento del Dipartimento Protezione civile sono sul posto e sono in grado di fare un primo punto di situazione nella sala della Regione. Dichiarato lo stato di emergenza nazionale, è prassi che il Capo della Protezione Civile assuma le funzioni di Commissario dello Stato.

Alle prime luci, il Capo della Protezione Civile è decollato in elicottero con il vicecapo della polizia e il suo staff, per una ricognizione dall’alto e per coordinare la gestione emergenze dalla sala operativa della Regione Abruzzo.

Le operazioni di soccorso in emergenza proseguono secondo il piano stabilito: presidio e isolamento immediato di strade ed edifici danneggiati, per consentire ai soccorsi di arrivare nel più breve tempo possibile; perimetraggio delle strutture pubbliche; distribuzione degli aiuti e copertura di tutte le zone danneggiate.

In previsione dei disagi delle persone sfollate, vengono previsti i centri di raccolta e accoglienza, mentre all’Aquila si dispone di allestire un ospedale da campo su richiesta della prefettura, per supportare l’ospedale parzialmente evacuato.

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3 Commenti

  1. buongiorno,
    vivo a Roma e vorrei sapere come posso dare volontariamente il mio contributo nel weekend (essendo libera dal lavoro). Chi posso contattare?
    Grazie

  2. Sono una studentessa universitaria e vorrei dare il mio contributo, data la gravità della situazione. Vorrei sapere chi contattare per chiedere se posso essere utile e per avere informazioni su eventuale partenza.

  3. sono un tecnico anestesista dell’ ospedale di novi ligure in piemonte come posso fare per chiedere se serve il mio aiuto e chi contattare per avere delle informazione sulla eventuale partenza

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