Siria, combattenti curdi evacuati da zona cuscinetto voluta da Erdogan

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Sarebbe ormai ultimata la zona cuscinetto voluta da Ankara sui territori siriani al confine con la Turchia.

Ad annunciarlo è il Cremlino, che ieri sera – allo scadere della tregua pattuita a Sochi tra i presidenti Erdogan e Putin – ha confermato l’evacuazione dei combattenti curdi dello YPG dall’area concordata, una striscia territoriale profonda 30 km.

Nella prossima fase delle operazioni, pattugliamenti congiunti dovrebbero essere tenuti da forze turche e russe lungo un’area più ristretta, una lingua di territorio profonda 10 km sul lato siriano del confine.

“Stiamo facendo degli sforzi per completare al più presto possibile il processo previsto dall’operazione ‘Sorgente di Pace'” ha detto Erdogan. “L’accordo di 120 ore che abbiamo fatto con gli Stati Uniti e quello che abbiamo fatto con la Russia sono stati completati. Domani terremo colloqui con la Russia. Stiamo anche tenendo colloqui con l’Occidente”.

Tuttavia, le immagini riprese dell’emittente Kurdistan24 mostrano quello che sembra un attacco a un veicolo militare russo vicino al confine turco. Nel frattempo, Ankara ha annunciato l’arresto di 18 soldati dell’esercito di Basar al Asad nella città di Ras al-Ayn, occupata dalle forze turche la scorsa settimana: sulla questione sarebbero già al lavoro funzionari russi.

Il presidente siriano Bashar al-Assad – stretto alleato di Mosca – sostiene di aver creato 84 avamposti di frontiera sul confine siro-turco.

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