Turismo e Petrolio possono convivere. Però si deve superare l’interesse locale e pensare all’interesse nazionale

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Londra – Nel panorama della politica italiana è sparito l’interesse nazionale. Mi spiace scriverlo ma oggi, nel momento di maggior crisi del nostro Paese probabilmente degli ultimi 150 anni, gli interessi localistici e coorporativi prevalgono vanificando il lavoro di tutti coloro che hanno una visione più ampia.

Soprattutto viene vanificato il lavoro di chi ha la responsabilità di governare ed aevre una visione per il nostro Paese da Bolzano a Lampedusa da Aosta a Taranto, da Pisa ad Ancona.

Una visione non nel breve termine ma a medio e lungo termine.
Una visione che deve necessariamente vedere già da oggi l’Italia del 2035/2040.

Questa è la sostanza della politica.
La differenza tra essere politici ed essere statisti.
De Gasperi disse che «Il politico guarda alle elezioni Lo statista alle generazioni future».

Ed in questo ragionamento rientra la recentissima presa di posizione della Federalberghi abruzzese sulla ricerca, esplorazione ed estrazione del Petrolio.

Le 6 domande che Federalbrghi ha posto ai politici abbruzzesi meritano un nostro approfondimento.

Per fare un ragionamento onesto intellettualmente bisogna vedere l’argomento a 360° e senza condizionamenti politici o da integralismo ambientale.

L’allora ministro Prestigiacomo, sull’onda emotiva dell’incidente del Golfo del Messico, promulgò una norma tendente a bloccare ricerche, esplorazioni e coltivazione di idrocarburi nei mari italiani.

Oggi il mondo è cambiato. Siamo al centro di una crisi economica senza precedenti. Dobbiamo pensare al futuro e dobbiamo pensare al sistema paese.

Una piattaforma petrolifera installata oltre le 12 miglia, che crea occupazione (200 posti di lavoro), royalties per 100.000.000 milioni di euro, introiti fiscali pari a 650.000.000 milioni di euro, è la voglia di proiettarsi verso una vera strategia energetica nazionale tendente per l’Italia ad essere sempre meno nella mani dei paesi produttori di petrolio e sempre più autosufficienti e pensando alle soluzioni energetiche alternative.

Gli albergatori abruzzesi sanno benissimo che , per esempio la spiaggia come quella di Alba Adriatica, con la sabbia bianco argenteo, è che fra le più belle della costa Abruzzese lo continuerà ad essere anche con le piattaforme.

Che i turisti potranno continuare a scegliere tra spiagge attrezzate, spiagge libere ma sempre ben pulite e la spiaggia della pineta che vive l’atmosfera di un isola mediterranea.

Che i cittadini potranno usufruire delle passeggiate immerse nel verde delle palme, dei pini e degli oleandri ideale per rilassanti passeggiate in bici o per fare jogging.

Inoltre la sera i turisti godranno della quiete dei sobborghi di campagna, del silenzio dei parchi e delle riserve naturali e la maestosità delle montagne abruzzesi.

La mappa delle Bandiere Blu in Tunisia
Lo stesso che avviene in Tunisia, Malta o Egitto.

Davanti alle più rinomate località turistiche pubblicizzate sui cataloghi dei più importanti tour operator del mondo, a poche miglia dalla costa, ci sono le piattaforme petrolifere.

La mappa delle Bandiere Blu a Malta
Così come ci sono le Bandiere Blu segno del rispetto e della tutela dell’ambiente.

Turismo ed coltivazione dle petrolio possono convivere.

Questo esempio lo dimostrano.
Si tratta solo di buona volontà da parte di tutti.

Superare il proprio localismo, proiettarsi in un contesto più globale e ampliare il proprio ruolo di imprenditore per lavorare non solo dal 25 maggio al 17 settembre, ma produrre iniziative che possano produrre ricavi, profitti e lavoro per tutto l’anno.

Per esempio non viene detto che nella riviera romagnola e non solo nei pacchetti “itinerari” quello più venduto riguarda le visite intorno alle piattaforme petrolifere.

Ecco un link preso ad esempio da un operatore del settore di san Benedetto del Tronto.

Solo facendo un passo in avanti in questo senso, possiamo uscirne. Tutti insieme.
E la gente di Abruzzo, purtroppo, sa bene cosa significa solidarietà, unità, e speranza, ma soprattutto sa bene interesse ed unità nazionale.

Riccardo Cacelli
Cacelli Management & Consulting Ltd
Cacelli Management & Consulting Ltd

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