L’assemblea della sezione Gioia Tauro – Rosarno ha eletto Domenico Cannatà presidente della sezione

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Domenico Cannatà, imprenditore agricolo di valore e rilievo nonché attuale presidente del Consorzio di Bonifica Tirreno Reggino, grazie alla sua vasta esperienza nel settore agricolo è il dirigente che ha dimostrato di essere fondamentale punto di riferimento per gli agricoltori ed il territorio. Con queste premesse l’assemblea della sezione di GioiaTauro-Rosarno lo ha eletto presidente.

“La conferma di Cannatà come Presidente in un territorio problematico, è segno di ancora maggiore impegno per Coldiretti Reggio Calabria, perché lui è la testimonianza di come e quanto l’agricoltura possa compiutamente diventare un settore che si realizza attraverso percorsi di legalità, offrendo occasioni di sviluppo e di occupazione vera e duratura”. Questo quanto ha dichiarato Domenico Lavorata, Presidente Coldiretti Reggio Calabria.

La lotta contro il caporalato è solo una delle battaglie condotte da Cannatà in Coldiretti in qualità di Presidente di Rosarno.

Non si può non citare la sua attiva partecipazione alla famosa iniziativa “Non lasciamo sola Rosarno… coltiviamo gli stessi interessi” il cui intento è rilanciare il comparto agrumicolo, anche smascherando e denunciando situazioni che influiscono negativamente sullo sviluppo e la crescita delle imprese e che ha portato all’entrata in vigore del provvedimento nazionale che innalza dal 12% al 20% il contenuto di succo d’arancia delle bevande analcoliche prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo o recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino, la legge 161 del 30 ottobre 2014 .

” Domenico Cannatà – ha sottolineato Pietro Sirianni direttore della Coldiretti reggina – e la sua esperienza nel mondo agricolo locale, rappresentano un importante strumento di promozione dell’agricoltura locale e della sostenibilità ambientale, nonché un’ottima risorsa per Coldiretti nella sua battaglia contro il cibo sintetico”. ” Il cibo sintetico”, incalza Cannatà, “rappresenta una minaccia alla salute dei consumatori, oltre a compromettere la sostenibilità ambientale e a mettere a rischio l’occupazione dei lavoratori nel settore agricolo, continuerò ad essere in trincea in questa battaglia per difendere e promuovere l’agricoltura locale e i prodotti made in Italy, che rappresentano un patrimonio culturale e gastronomico di inestimabile valore.

Domenico Cannatà rappresenta dunque un esempio di imprenditorialità e di volontariato che andrebbe seguito da tutti coloro che vogliono investire nel futuro della propria comunità e a lui vanno gli auguri di buon lavoro e un caloroso in bocca al lupo da parte di tutti gli imprenditori di Coldiretti Reggio Calabria e del presidente regionale Franco Aceto”.

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