Beni storico-culturali: Catania, da Palazzo Biscari uno slancio per rigenerare bellezza

0
332

CATANIA – Un intervento di restauro commissionato dalla famiglia Moncada Paternò Castello che ha interessato i prospetti di Palazzo Biscari per una superficie di 4.570 mq. Un lavoro svolto da Sincol Srl (Gruppo Colombrita) guidata dal Ceo Salvatore Sinatra, che è durato 9 mesi e che ha interessato Terrazzo Amato dove si trovano i 7 Portali, il Prospetto Battaglia e le Mura di Carlo V (un paramento murario fatto in conci di pietra lavica che costituivano il vecchio confine della città e da dove è stato ricostruito il Palazzo dopo il Terremoto del 1693). Tra pulitura e consolidamento della superficie lapidea, consolidamento e rifacimento delle finiture degli intonaci, sono stati coinvolti i prospetti di via Museo Biscari, dove si trova l’ingresso del Palazzo, Piazza Cardinale Pappalardo (ex Piazza Duca di Genova) e via Cardinale Dusmet. Un servizio prezioso che ha coinvolto 52 maestranze, tra restauratori e operai specializzati. Grazie all’impegno di risorse private e agli sforzi congiunti di imprese territoriali, istituzioni locali, enti culturali e appassionati di storia, Palazzo Biscari è rinato. Il progetto dell’architetto Giuseppe Longhitano, con la direzione lavori dell’architetto Giovanna Feltri e la direzione tecnica di Antonino Grasso ha donato alla città un Palazzo rinnovato e aperto a migliaia di turisti che lo inseriscono nel tour delle “Bellezze” etnee. Se n’è parlato ieri pomeriggio nel corso dell’evento “La cultura della conservazione dei beni culturali quale base di progresso e di innovazione”, che si è tenuto proprio all’interno del Palazzo nobiliare, con il patrocinio di Regione Siciliana, Comune di Catania, Dicar, e delle sezioni catanesi di Ance, Ordine e Fondazione Architetti PPC.
La conclusione dei lavori di restauro è stata l’occasione per approfondire il tema della conservazione dei beni culturali siciliani e per raccogliere proposte e nuove istanze dai tanti tecnici intervenuti. «Palazzo Biscari è un simbolo per il nostro territorio – ha affermato Enrico Trantino sindaco di Catania – questi interventi danno prestigio a un luogo che rappresenta un emblema della bellezza della nostra città. D’ora in poi mi piacerebbe che i catanesi percepissero la città come la loro casa e s’impegnassero per costruire qualcosa tutti insieme». «Oggi celebriamo un grande esempio di buona amministrazione – così l’on Manlio Messina (camera dei deputati), componente della VII Commissione Cultura – abbiamo la fortuna a Catania di poter contare su una soprintendente che guarda al futuro: la riqualificazione del grande patrimonio immobiliare che è presente nel nostro territorio può dare davvero alla nostra città una marcia in più». «Riteniamo fondamentale la realizzazione di queste opere – ha affermato Matteo Ignaccolo direttore DICAR UniCT – ma dev’essere inserita in un contesto di infrastrutture e gestione urbana, perché solo in questo modo è possibile esaltare edifici di pregio come questo». «È per noi motivo d’orgoglio apprendere che le nostre imprese siciliane siano cresciute così rapidamente negli ultimi anni e che siano diventate parte attiva del processo di rinascita della nostra città grazie alla ricerca e all’innovazione», ha dichiarato Rosario Fresta presidente Ance Catania. «La figura dell’architetto è centrale nel percorso di rigenerazione e “messa a valore” del patrimonio storico – ha dichiarato Sebastian Carlo Greco presidente Ordine degli Architetti PPC di Catania – Palazzo Biscari è uno dei gioielli più preziosi del nostro contesto urbano e questi lavori rappresentano un esempio virtuoso per il nostro territorio». «Il recupero dei beni culturali è un tema tanto caro agli architetti – ha affermato Eleonora Bonanno presidente Fondazione Architetti PPC di Catania – la bellezza deve rappresentare un collante per l’intera comunità, che dev’essere coesa nella direzione della valorizzazione».
«La nostra missione è preservare i beni culturali – ha dichiarato Gaetano Galvagno presidente Assemblea Regionale Siciliana – la sinergia pubblico/privato in questo percorso gioca un ruolo fondamentale». «La Regione Siciliana ha sostenuto i lavori grazie all’opera della Soprintendenza di Catania e coadiuvando il direttore dei lavori – ha affermato Francesco Paolo Scarpinato assessore Beni Culturali e Identità Siciliana Regione Siciliana – noi siamo a disposizione di chi è impegnato a preservare, trasferire e creare percorsi di Cultura». «Palazzo Biscari è uno degli edifici più importanti del nostro territorio – ha dichiarato Irene Donatella Aprile soprintendente etnea – gli edifici storici devono essere prima studiati e compresi: prima di ogni tipologia d’intervento occorre conoscerne lo stato di salute. Innovare salvaguardando la valenza artistica e storica è la mission principale». «Ci onoriamo di aver contribuito con il nostro gruppo imprenditoriale alla storia di questo splendido edificio – ha dichiarato Filippo Colombrita founder Gruppo Colombrita, sul palco insieme all’architetto Luigi Longhitano – abbiamo sposato da anni la mission di ridare bellezza ai centri storici delle nostre città per far sì che il nostro patrimonio ritorni ad essere fruibile, contribuendo a rilanciare il turismo e attraendo i giovani, nella speranza di tenerli ancorati alla nostra terra». «Sincol è una società che opera esclusivamente nel settore del restauro conservativo – ha concluso Salvatore Sinatra Ceo Sincol – abbiamo preparazione e know-how per eseguire un intervento di questa natura. Abbiamo creato una squadra competente, lavorando su 5 divisioni specialistiche, che ci ha consentito un intervento di queste proporzioni».
È stata l’occasione anche per discutere della storia del Palazzo e della Famiglia Moncada Paternò Castello di Valdisavoia, attraverso gli interventi di Pietro Moncada Paternò Castello di Valdisavoia e Ruggero Moncada Paternò Castello; e di assistere alla lectio magistralis dell’arch. romano Christian Rocchi (CHVL associati).

Articolo precedenteIl Governatore Distrettuale Francesco Petrolo in visita presso il Rotary Club Cosenza Sette Colli
Prossimo articoloA Cerisano, il Festival delle Serre winter con la “Quadara”

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here