PEDAGOGIA DEL SORRISO, IL FILO CHE UNISCE

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Ritrovare i compagni, rientrare negli spazi della scuola, riabbracciare le routine dopo la breve pausa estiva. Tutto questo per un bambino non è solo un passaggio di calendario, ma un vero e proprio cambiamento emotivo. E se il ritorno alla quotidianità non è accompagnato da gesti di cura, di ascolto e di accoglienza col sorriso, può diventare un momento di difficoltà. È da questa consapevolezza che nasce e si conferma, ogni anno, la Festa dell’Accoglienza al Polo dell’Infanzia Magnolia, un rito pedagogico pensato per trasformare l’inizio dell’anno educativo in un’esperienza di condivisione, gioia e consapevolezza.

IL PRIMO PASSO È RITROVARSI TUTTI INSIEME NEL GRUPPO CLASSE
La Festa dell’Accoglienza resta per la nostra squadra il simbolo più autentico del metodo Magnolia: l’educazione parte dalle emozioni. I bambini che già frequentano la scuola accolgono i nuovi iscritti con giochi, danze e sorrisi, trasformandosi in piccoli ambasciatori di serenità. È il modo più semplice ed al tempo stesso più profondo, per dire SEI DEI NOSTRI! e per imparare fin da piccoli che ogni incontro è un’occasione di crescita reciproca.

IL FILO CHE UNISCE E CHE SI INTRECCIA CON LA STORIA DI OGNUNO
Tra i momenti più significativi dell’iniziativa c’è il gioco del filo, che tenuto in mano da ciascun bambino, intrecciandosi con quello degli altri, crea una grande matassa colorata, simbolo di legame, comunità e appartenenza. Ogni bambino – spiega la pedagogista Teresa Pia Renzo, direttrice del Polo per l’Infanzia Magnolia – è un nodo prezioso di questa rete che chiamiamo Scuola. E ogni filo che si intreccia rappresenta una relazione che cresce, si consolida e diventa apprendimento.

IMPARARE L’INCLUSIONE ATTRAVERSO IL GIOCO E L’IDENTITÀ TERRITORIALE
Anche i più piccoli, attraverso attività collettive come il girotondo o il gioco della sedia, hanno potuto sperimentare il valore della collaborazione e del rispetto dell’altro. Tutto è stato pensato per accompagnare gradualmente i bambini verso la ripresa delle routine, con orari flessibili e un clima di fiducia, in cui ogni emozione trova spazio e ascolto. Il percorso – conclude la Renzo – si è completato con i laboratori didattici preparatori, durante i quali i bambini hanno realizzato piccoli doni per i loro genitori. Immancabili, tra questi, le caramelle alle clementine firmate Amarelli, simbolo di un territorio che sa raccontarsi anche e soprattutto ai più piccoli attraverso la propria identità e i suoi sapori

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