Roma – Si sono concluse con il taglio del nastro e l’inaugurazione della nuova sede, nella Cittadella della Ricerca di Brindisi, le iniziative organizzate dal Distretto tecnologico aerospaziale per dare il via alle attività dell’Esa-Bic (Business Incubation Centre), unico nel Mezzogiorno, che sarà gestito dal Dta ed è parte della rete europea che conta 29 Esa Bic e 96 sedi fisiche.
Esa Bic Brindisi supporterà startup e imprenditori per lo sviluppo di prodotti, applicazioni e soluzioni utilizzando sistemi spaziali quali la navigazione satellitare, l’osservazione della Terra o la comunicazione satellitare.
Per discutere delle prospettive dell’Incubatore di impresa insieme al presidente del Dta, Giuseppe Acierno, si sono ritrovati tra gli altri presso la Cittadella i vertici dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dell’Agenzia spaziale europea (Esa) (il presidente Asi, Teodoro Valente, è intervenuto con un video messaggio), gli amministratori delegati di Planetek Italia, Giovanni Sylos Labini, e di Sitael, Chiara Pertosa, i rettori della Università e del Politecnico di Bari, Stefano Bronzini e Francesco Cupertino, e di UniSalento, Fabio Pollice.
I rettori hanno partecipato a una tavola rotonda coordinata da Michele De Feudis, sul tema “Scienza e tecnologia: della conoscenza alla saggezza”. Ha partecipato attraverso un collegamento on line il presidente emerito della Camera, Luciano Violante, ora presidente della Fondazione Leonardo.
I saluti istituzionali sono stati portati dal sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, e dalla direttora del Dipartimento di Internazionalizzazione della Regione Puglia, Anna Elisa Berlingerio. Entrambi hanno sottolineato il lavoro svolto dal Dta per costruire un ecosistema capace di competete a livello nazionale e internazionale.
Giuseppe Acierno, presidente del Distretto tecnologico aerospaziale ha spiegato gli scopi dell’incubatore: ‘L’Incubatore sarà rivolto ai giovani e alla loro voglia di misurarsi con l’iniziativa d’impresa, valorizzando questo patrimonio tecnologico. Qui abbiamo tecnologie che possono essere messe nelle mani di giovani capaci, che brillantemente possono individuare idee di business nuove, non necessariamente riferite all’aerospazio, ma che usano tecnologie spaziali. Il nostro compito è sostenerli, aiutarli finanziariamente, dare servizi tecnici e specialistici e soprattutto introdurre queste realtà nella grande rete dell’Agenzia spaziale europea”.
Giuseppe Acierno a poi spiegato che: “Questa iniziativa porterà valore non solo finanziario ed economico per le startup che saranno sostenute, ma anche servizi specialistici, nell’auspicio che ciò contribuisca ad aumentare la base dell’imprese che operano nell’aerospazio in Puglia. Quello di Brindisi è il quinto centro d’incubazione per le nuove imprese, l’unico nel Mezzogiorno. La Puglia è una grande realtà nel settore aerospaziale ma per certo ha bisogno di vedere un ulteriore sviluppo del suo sistema d’imprese, quantitativo ancor più che qualitativo, visto che qui c’è tanta eccellenza. Esa Bic, anche a Brindisi, sarà rivolta ai giovani e alla loro voglia di misurarsi con l’iniziativa d’impresa, valorizzando questo patrimonio tecnologico. Nella nostra vita noi utilizziamo tantissime app. Le app funzionano grazie ai dati e alle immagini che arrivano dallo spazio. Poi le app si usano in tanti modi: comunicazione, acquisiti, per indicazioni stradali. Qui abbiamo tecnologie che possono essere messe nelle mani di giovani capaci, che brillantemente possono individuare idee di business nuove, non necessariamente riferite all’aerospazio, ma che usano tecnologie spaziali. Il nostro compito è sostenerli, aiutarli finanziariamente, dare servizi tecnici e specialistici e soprattutto introdurre queste realtà nella grande rete dell’Agenzia spaziale europea”.
Durante il suo intervento Augusto Cramarossa, responsabile dell’area strategica dell’Agenzia spaziale italiana, ha aggiunto che l’iniziativa dell’Asi “non si ferma solo al percorso di supporto all’incubazione: Abbiamo anche firmato un accordo con l’Agenzia spaziale francese ed un’ università tedesca per supportare pmi e startup nella fase di crescita. E’ un processo di accelerazione che viene successivamente alla pare d’incubazione. L’Asi, così sta cercando di coprire le varie fasi del processo delle startup: nascita, crescita e consolidamento“.