“Scambi culturali”: Parigi restituisce le opere d’arte sottratte al Senegal durante il colonialismo

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Da poco in Francia è stata emanata una nuova legge che prevede la restituzione delle opere d’arte trafugate ai paesi africani durante il colonialismo. Il progetto è nato dall’idea del presidente francese Emmanuel Macron, che nel 2017 aveva già iniziato a muovere i primi passi verso una riconciliazione.

Nei musei francesi troviamo oltre 90mila opere africane, ma al momento gli unici paesi che hanno ottenuto l’autorizzazione sono stati Senegal e Benin, anche se già altri 5 paesi africani hanno già avanzato le loro richieste. Chiaramente la scelta del presidente francese adesso ha creato un precedente e sappiamo benissimo che l’Africa non è stato l’unico continente che si è visto portare via sotto il naso le opere di casa, motivo per cui anche Egitto e Grecia potrebbero chiedere alla Francia la restituzione delle loro opere d’arte.

Le opere che al momento dovrebbero tornare da Parigi al Benin sono 26 e per la maggior parte si tratta di sculture del “Tesoro di Behanzin” che sono state saccheggiate dai francesi nel 1892 e che oggi sono situate nel museo Quai Branly Jacques Chirac, situato nella capitale francese.

Per quanto riguarda il Senegal, l’opera principale da recuperare  sarebbe una spada appartenente a El Hadj Omar Tall, una figura militare importantissima nell’Africa Occidentale dell’800. L’oggetto appartiene al Musée de l’Armée di Parigi, anche se al momento è esposto a Dakar.

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