Washington, quando la Nasa sognava la luna sulle note di “Fly Me to the Moon” (VIDEO)

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Tuta Neil Armstrong Ph. Stefano Scibilia

WASHINGTON DC – Il National Air and Space Museum è stato fondato nel 1946 e conta più di 6 milioni di visitatori all’anno. È un punto di riferimento per la scienza planetaria, la geologia e la geofisica terrestre. La sua collezione vanta il modulo di comando Columbia dell’Apollo 11, utilizzato per la prima missione che ha portato gli astronauti statunitensi Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins sulla luna il 20 luglio 1969.

Modulo di comando Columbia dell’Apollo 11. Ph. Stefano Scibilia

Presenti nel museo anche la capsula Friendship-7, pilotata da John Glenn, il primo americano a orbitare intorno alla terra il 20 febbraio 1962 e il velivolo Spirit of St.Luis con cui Charles Lindberg effettuò il primo volo senza scalo da New York a Parigi tra il 20 e il 21 maggio 1927, volando per 33 ore e mezzo. Non manca nemmeno il velivolo Bell X-1 in grado di rompere il muro del suono e nemmeno il modello dell’astronave Enterprise utilizzata nel programma televisivo Star Trek.

National Air and Space Museum. Ph. Stefano Scibili

All’ingresso troviamo il Wright Flyer, l’aereo progettato dai fratelli Wright che il 17 dicembre 1903 effettuò il primo volo sostenuto da un velivolo con equipaggio più pesante dell’aria. La Nasa quarantaquattro anni fa sognava la luna sulle note di “Fly Me to the Moon” nella versione di Frank Sinatra. L’uomo di oggi invece si guarda indietro e si rende conto di quante cose sono state fatte da allora, con quella convinzione che solo essendo una squadra si possono raggiungere risultati eccezionali da scolpire nella storia con lo scalpello, anche quando il ritmo dei battiti cardiaci aumentava di fronte alla frase “Youston abbiamo un problema”.

Di seguito il servizio dedicato al National Air and Space Museum 

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