
WASHINGTON DC – In un’intervista pubblicata da Politico, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito l’Europa come un insieme di nazioni “in decadenza” guidate da leader “deboli”. “Penso che siano deboli”, ha affermato Trump, aggiungendo che i governi europei cercano soprattutto di essere politicamente corretti.
Il presidente ha inoltre criticato la gestione dell’immigrazione irregolare e la mancanza di progressi nel porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Trump ha dichiarato di sostenere i candidati europei che si allineano con la sua visione politica.
La replica delle istituzioni europee
Le parole del capo della Casa Bianca hanno suscitato una risposta immediata da Bruxelles. Durante il briefing quotidiano, la portavoce Ue Paula Pinho ha ribadito: “Siamo orgogliosi dei nostri leader”, definendo eccellenti le figure istituzionali, a partire dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
La portavoce ha preferito non commentare ulteriormente le affermazioni di Trump, sottolineando comunque la solidità della leadership europea.
Il commento di Trump sull’Ucraina
Trump si è anche espresso sulla situazione in Ucraina, suggerendo che sia arrivato il momento di convocare nuove elezioni. Secondo il presidente, la dirigenza ucraina starebbe utilizzando la guerra per posticipare il voto, mentre dovrebbe essere il popolo a decidere.
La reazione europea è stata netta. La portavoce Ue Anita Hipper ha ricordato come l’Ucraina stia vivendo tempi eccezionali e ha sottolineato che le elezioni dovrebbero svolgersi solo quando le condizioni lo permetteranno.
Tensioni tra Washington e Bruxelles
Le dichiarazioni di Trump rappresentano un nuovo episodio di tensione tra Stati Uniti ed Europa, accentuando le divergenze sulla gestione di crisi internazionali come migrazione e conflitto ucraino. Bruxelles ribadisce la propria autonomia decisionale e il sostegno ai leader eletti, mentre Washington evidenzia l’esigenza di allineamento politico con i propri alleati.


