Casa Bianca: “Ue paga tassi di interesse inferiori agli Stati Uniti”

0
41

WASHINGTON DC – “Stiamo davvero uscendo da una settimana storica di successi del Presidente Trump, che ha ripristinato la pace con la forza e ha agito con decisione come comandante in capo per eliminare la minaccia immediata delle capacità nucleari del regime iraniano, per poi mediare il cessate il fuoco tra Israele e Iran, che continua a reggere. In seguito il presidente si è recato nei Paesi Bassi e ha ottenuto una vittoria monumentale per gli Stati Uniti e la Nato. Facendo si che i nostri alleati mettano a disposizione il 5% del loro Pil alla spesa militare”. A dirlo è la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt nel corso della consueta conferenza stampa nella briefing room.

Leavitt ha inoltre mostrato ai giornalisti un grafico che riportava i tassi di interesse degli Stati Uniti e di altri Paesi, tra questi è stata citata anche l’Unione Europea. Secondo la portavoce della Casa Bianca “sono tutti luoghi in cui si pagano tassi di interesse minori rispetto agli Stati Uniti, che hanno una delle economie più forti e dinamiche del mondo”. Nelle scorse ore Trump aveva scritto al presidente della Federal Reserve Jerome Powell, esortandolo a tagliare i tassi di interesse. Leavitt ha fatto eco a queste dichiarazioni, aggiungendo che i tagli di interesse degli Stati Uniti sono “troppo alti”: “Trump ha detto a Powell che come al solito è in ritardo. Sei costato agli americani una fortuna e continui a costare tanto. Vorrei ricordare al presidente della Fed e al mondo intero che questo è un presidente che prima era un uomo d’affari, e sa cosa sta facendo”, ha affermato Leavitt.

Leavitt ha anche parlato del lungo weekend del Senato, che sta discutendo il disegno di legge di Trump sui tagli fiscali: “I repubblicani devono rimanere duri e unificati”, ha affermato Leavitt, rendendo noto che durante il suo briefing il leader della maggioranza del Senato John Thune e il presidente della Camera Mike Johnson si sono riuniti alla Casa Bianca per discutere il disegno di legge.

La portavoce della Casa Bianca ha anche detto che il presidente Trump era fiducioso sul fatto che il disegno di legge rispetterà le scadenze. Le parole di Leavitt arrivano dopo un fine settimana caratterizzato da diverse battute d’arresto. Il Senato sta cercando di andare avanti sul disegno di legge e i senatori Repubblicani sono chiamati a rispettare la scadenza imposta dal tycoon, prevista il prossimo 4 luglio. Le prossime ore potrebbero risultare fondamentali per i repubblicani, che godono del controllo del Congresso e che potrebbero giungere alla pubblicazione del “One Big Beautiful Bill Act”, un documento di 940 pagine che il presidente americano ha definito più volte come “la più grande legge della storia”. In vista del voto finale del Senato, i repubblicani hanno votato contro gli emendamenti democratici per colpire parti del disegno di legge che ridurrebbero i finanziamenti per gli ospedali rurali, i buoni pasto e Medicaid.

“Questa legge rappresenta il più grande taglio fiscale nella storia americana ed è per questo che la Casa Bianca e il presidente stesso sono stati in contatto con i legislatori per tutto il fine settimana per farla approvare, e stanno lavorando duramente per riuscirci – afferma Leavitt -. Il provvedimento rimane una priorità assoluta per il presidente e questa legge ha messo in luce la netta differenza tra repubblicani e democratici. Nel 2025 i democratici stanno raddoppiando la loro follia e le politiche radicali che stanno minando il tessuto del nostro Paese”.

Leavitt ha anche annunciato che Trump si appresta a firmare in giornata un ordine esecutivo che pone fine alle sanzioni economiche statunitensi sulla Siria e “promuove un percorso verso la prosperità e la pace”. Già nel mese di maggio gli Stati Uniti avevano concesso alla Siria delle esenzioni radicali dalle sanzioni. La portavoce ha detto che si tratta di una “azione che il presidente ha promesso”, aggiungendo che Trump vuole che la Siria sia “stabile, unificata e in pace con se stessa e i suoi vicini”.

Nel corso della conferenza stampa, la portavoce ha anche parlato della visita in Florida del presidente Trump, prevista per martedì 1° luglio per partecipare all’inaugurazione di un nuovo centro di detenzione per immigrati clandestini, situato presso l’aeroporto di Dade Collier. Tale apertura è stata definita da Leavitt come “un modo efficiente ed economico per contribuire a realizzare la più grande campagna di deportazione di massa nella storia americana”.

Articolo precedente
Prossimo articoloRiassunto: Il report Usercentrics rivela: Con l'aumento delle preoccupazioni sull'uso dei dati, la trasparenza diventa il motore numero uno per creare fiducia

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here