
WASHINGTON DC – Gli effetti dell’amministrazione Trump sulle strade della capitale americana sono evidenti ad occhio nudo. Dalla scorsa settimana 2000 soldati della Guardia Nazionale sono stati schierati in tutta la capitale della Nazione. È possibile vederli già quando si arriva alla DC Union Station, lungo la National Mall, fuori dai musei più importanti e in tutti i luoghi che, secondo il presidente americano, sarebbero esposti a maggiori pericoli. La scelta di Trump è stata criticata da diversi esponenti dell’opposizione, poiché i dati in merito al tasso di criminalità a Washington sono nettamente in calo rispetto agli anni precedenti. Diversi leader democratici sostengono che questo massiccio dispiegamento di soldati sia più una dimostrazione di potere di Trump che un serio sforzo per combattere il crimine.
La decisione di Trump in merito allo schieramento dei soldati della Guardia Nazionale non riguarda solamente Washington ma anche Chicago e New York. Un provvedimento che è stato definito dal governatore democratico dell’Illinois J.B Pritzker come “un abuso di potere”. Anche il sindaco di Chicago Brandon Johnson ha manifestato “grandi preoccupazioni” in merito a qualsiasi possibile dispiegamento di truppe in città.
Quello di Trump è un piano di militarizzazione che procede di pari passo con un ulteriore progetto, quello della costruzione di nuovi centri di detenzione dei migranti. Per portare avanti questo piano, Trump sta puntando sugli Stati governati dai repubblicani, luoghi in cui le affinità politiche possono facilitare la collaborazione. È quello che sta accadendo in Florida, Indiana e Nebraska.
Proprio in Florida si trova l’Alligator Alcatraz, il centro di detenzione inaugurato da Trump il mese scorso. Si tratta di un carcere a cielo aperto circondato da chilometri di paludi popolate da alligatori, serpenti velenosi e sabbie mobili che di fatto rendono impossibile la fuga. Un luogo che, secondo il Segretario alla Sicurezza Interna Kristi Noem farà da modello per lanciare ulteriori siti di detenzione negli aeroporti e nelle carceri di tutto il paese. Lo scorso mese, prima di partire da Washington per l’inaugurazione dell’Alligator Alcatraz, Trump ha scherzato con i giornalisti davanti alla Casa Bianca, spiegando che “se riesci ad uscire dal carcere e corri a zig-zag hai l’1% di probabilità di salvarti se sei inseguito da un alligatore”.


