
WASHINGTON DC – Due membri della Guardia Nazionale della Virginia Occidentale, dispiegati nella capitale, sono stati colpiti in una sparatoria mercoledì pomeriggio a pochi isolati dalla Casa Bianca, in quello che il sindaco Muriel Bowser ha definito un attacco mirato e deliberato.
Il direttore dell’FBI Kash Patel e il sindaco hanno confermato che i due soldati si trovano in condizioni critiche in ospedale.
Un attacco che accende il dibattito sulle truppe in città
La sparatoria, avvenuta alla vigilia del Ringraziamento, arriva in un momento di forte tensione politica e legale riguardo alla presenza delle truppe della Guardia Nazionale a Washington e in altre città. L’amministrazione Trump sostiene che il dispiegamento sia necessario per contrastare un presunto aumento della criminalità, mentre il tema è al centro di ricorsi e polemiche in tribunale.
Identificato il sospettato: ferito e in custodia
Un sospettato — colpito da un proiettile ma non in pericolo di vita — è stato posto in custodia. Secondo fonti delle forze dell’ordine, sarebbe un cittadino afghano, Rahmanullah Lakanwal, entrato negli Stati Uniti nel 2021 e residente nello stato di Washington. Le autorità stanno ancora verificando ogni dettaglio del suo passato.
Trump: “Rivalutare tutti i rifugiati afghani”
Poche ore dopo l’attacco, il presidente Donald Trump ha diffuso un videomessaggio sui social chiedendo il riesame di tutti i rifugiati afghani entrati durante l’amministrazione Biden. “Se non sanno amare il nostro Paese, non li vogliamo”, ha dichiarato, definendo la sparatoria “un crimine contro l’intera nazione”.
Come è avvenuta l’imboscata
La sparatoria è avvenuta a circa due isolati a nord-ovest della Casa Bianca, vicino a una stazione della metropolitana. Secondo il vice capo della polizia di Washington, Jeffrey Carroll, l’aggressore sarebbe “sbucato da dietro l’angolo” aprendo immediatamente il fuoco contro i soldati.
Altri membri della Guardia Nazionale presenti nelle vicinanze hanno reagito rapidamente, immobilizzando il sospettato dopo che era stato colpito. Almeno uno dei soldati avrebbe sparato contro l’aggressore.
Video diffusi sui social mostrano i soccorritori intenti a praticare rianimazione cardiopolmonare a uno dei due militari gravemente feriti.
Reazioni dell’amministrazione: rafforzati i presidi in città
Il governatore della Virginia Occidentale Patrick Morrisey ha inizialmente annunciato che i due soldati erano deceduti, salvo poi rettificare parlando di “resoconti contrastanti”.
Subito dopo la sparatoria, l’amministrazione Trump ha ordinato l’invio di altri 500 membri della Guardia Nazionale a Washington. Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha confermato che il presidente ha richiesto il rinforzo immediato delle truppe. Attualmente sono circa 2.200 i soldati impiegati nella task force attiva nella capitale.
Vance: “Un triste promemoria del sacrificio dei soldati”
Dal Kentucky, il vicepresidente JD Vance ha invitato tutti “coloro che hanno fede” a pregare per i due militari.
“È un triste promemoria del fatto che i nostri soldati — attivi, riservisti o della Guardia Nazionale — sono la spada e lo scudo degli Stati Uniti”, ha dichiarato.
Il contesto legale: dispiegamento contestato
Ad agosto Trump aveva emesso un’ordinanza d’emergenza che aveva federalizzato le forze di polizia e schierato truppe della Guardia Nazionale da otto stati, inclusa la Virginia Occidentale. L’ordinanza è scaduta, ma le truppe sono rimaste.
La scorsa settimana un giudice federale ha ordinato la fine del dispiegamento, ma ha sospeso l’ordine per 21 giorni, lasciando all’amministrazione la possibilità di ritirare le truppe o fare ricorso.
I soldati attualmente presenti pattugliano quartieri, snodi ferroviari, eseguono posti di blocco sulle autostrade e svolgono compiti di sicurezza in eventi pubblici.
I volontari della Virginia Occidentale
Oltre 300 membri della Guardia Nazionale della Virginia Occidentale erano stati dispiegati ad agosto. Di questi, circa 160 hanno scelto volontariamente di prolungare la loro missione fino a fine anno. Gli altri sono rientrati a casa da poco più di una settimana.


