Bruxelles – La legge sulle materie prime critiche, approvata oggi dal Parlamento dell’Unione Europea con 549 voti favorevoli, 43 voti contrari e 24 astensioni, mira a rendere l’Unione più competitiva e indipendente attraverso la riduzione della burocrazia, la promozione dell’innovazione lungo l’intera catena del valore e il sostegno alle PMI. L’obiettivo è anche di promuovere la ricerca, lo sviluppo di materiali alternativi e metodi di estrazione e produzione più rispettosi dell’ambiente.
Auto elettriche, pannelli solari e smartphone: tutti contengono materie prime critiche. Le materie prime critiche sono fondamentali per le transizioni verde e digitale dell’UE. Garantirne l’approvvigionamento è cruciale per la resilienza economica, la leadership tecnologica e l’autonomia strategica dell’Unione europea.
Con la guerra russa contro l’Ucraina e una politica commerciale e industriale cinese sempre più aggressiva, anche il cobalto, il litio e altre materie prime sono diventati un fattore geopolitico.
Data la transizione globale verso le energie rinnovabili e la digitalizzazione delle economie e delle società, la domanda di queste materie prime strategiche è destinata ad aumentare rapidamente nei prossimi decenni.
La nuova legislazione prevede incentivi economici e un contesto imprenditoriale più stabile e sicuro per i progetti di estrazione e riciclaggio, con procedure di autorizzazione più rapide e semplici.
Durante i negoziati con il Consiglio, i deputati hanno spinto per una maggiore attenzione alla produzione e all’espansione dei materiali che possono sostituire le materie prime strategiche. Hanno assicurato la definizione di obiettivi per promuovere l’estrazione di più materie prime strategiche dai prodotti di scarto e insistito sulla necessità di ridurre la burocrazia per le aziende, in particolare le piccole e medie imprese (PMI).
Partenariati strategici con paesi terzi
I deputati hanno sottolineato l’importanza dei partenariati strategici tra l’Unione e i paesi terzi per le materie prime critiche, al fine di diversificare l’offerta dell’UE, con vantaggi per tutte le parti. Hanno ottenuto misure per realizzare partenariati di lungo termine su trasferimento di conoscenze e tecnologie, formazione e aggiornamento professionale, per nuovi posti di lavoro che offrano migliori condizioni di lavoro e di reddito, nonché per effettuare l’estrazione e la lavorazione nei paesi partner secondo i migliori standard ecologici.
La relatrice Nicola Beer (Renew, DE) ha dichiarato: “Questa normativa è un progetto di politica industriale per un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime in Europa. Grazie a incentivi economici mirati, stiamo creando certezza nella pianificazione dei progetti per gli investitori privati, attraverso punti di contatto unici per le imprese e procedure di autorizzazione rapide e semplici con scadenze chiare per le autorità nazionali. Ciò stimolerà l’estrazione, la lavorazione e il riciclaggio in Europa“.
Prossime tappe
La legislazione ora essere formalmente approvata dal Consiglio prima della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale UE ed entrare in vigore.
Conferenza sul futuro dell’EuropaLa legislazione riflette diverse proposte della Conferenza sul futuro dell’Europa, in particolare la proposta 5 (Consumo, imballaggio e produzione sostenibili) e la Proposta 17 (Riduzione della dipendenza dell’UE da attori stranieri in settori economicamente strategici). Queste iniziative si concentrano sulla sostenibilità, sull’autonomia economica e sulla resilienza dei settori strategici, temi chiave della Conferenza.