Calabria è contro Nutriscore

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Partita nel 2007 da Cosenza ed oggi presente anche a Roma con ben cinque show food il format tutto calabrese MI ‘NDUJO rappresenta la conferma ulteriore e più convincente di come il ritorno manageriale alla terra delle nuove generazioni sia capace di azionare e consolidare dinamiche virtuose di cui troppo spesso non ci si accorge adeguatamente: aiuta l’economia locale, piace tantissimo ed educa anche i più giovani a preferire prodotti autentici ed autoctoni. E restituisce dignità, orgoglio e voglia di competere e vincere.

È quanto dichiara l’agrichef Enzo Barbieri sottolineando come questa bella esperienza, divenuta ormai un vero e proprio caso di studio nazionale rispetto ai suoi reali e potenziali competitor commerciali, rientri a pieno tra gli esempi di quella Calabria Straordinaria che stiamo raccontando e di cui – scandisce – continueremo a far appassionare quanti intendono avviare un’impresa nelle e con la loro terra. Senza pianti, rimpianti, partenze e lamentele.

Nella Calabria terra delle opportunità – aggiunge – attività lungimiranti come queste devono rappresentare la vera e più forte ispirazione per l’intera classe dirigente pubblica e privata che non può più permettersi a nessun livello disattenzioni rispetto alla necessità di dover valorizzare e competere con la propria identità, a partire da quella agroalimentare.

Altro che Nutriscore – prosegue – e tentativi analoghi, promossi e finanziati in Europa dalla multinazionali del cibo spazzatura, per contrastare di fatto il Made in Italy e la grande ed autentica qualità della dieta mediterranea e della biodiversità agroalimentare dei territori regionali, Sud in primis. Calabria Straordinaria è e sarà dall’altra parte della barricata, col suo esercito pacifico di appassionati! Parola di Enzo Barbieri.

Prodotti freschi, genuini e calabresi tutti a filiera corta, che vengono cotti al momento davanti agli occhi del cliente. Farina biologica calabrese, hamburger e salsiccia di carne fresca calabrese, caciocavallo tutto latte, pancetta locale, cipolla di Tropea IGP, patate silane, ‘Nduja di Spilinga.  Sono, questi, gli ingredienti dei panini sanizzi proposti da MI ‘NDUJO, battezzati ora con i nomi dei paesi dell’entroterra cosentino (altro grande valore aggiunto!), ora con tempi verbali declinati in dialetto (patrimonio culturale di cui dobbiamo andare fieri, in una terra in cui si parlano più lingue come la Calabria!). È così anche per la birra artigianale, MI SCINNA, anche lei, rigorosamente calabrese.

E dell’esperimento Mi’Ndujo – conclude Barbieri – abbiamo condiviso sin da subito metodo ed obiettivi. È per questo che torniamo sempre con piacere ad affiancare questa esperienza straordinaria che dimostra le grandi opportunità di sviluppo che questa terra può e deve esprimere se e quando i giovani investono sulla identità.

MI JUNNU, letteralmente, mi fiondo con veemenza, è il panino di questo mese di novembre. E la nota agrodolce al suo interno viene direttamente dalla Bottega Barbieri: sono i fichi dottati caramellati al Rum che si abbinano perfettamente alla salsiccia calabrese, alla ‘Ndujia di Spilinga, al Pecorino Crotonese DOP Biologico massaggiato all’extravergine d’oliva. Il tutto contenuto nel panino cotto a vista.

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