Usa 2024, Kamala Harris: “Trump vorrebbe riportare l’America al 1800”

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Le ultime novità sul processo di Donald Trump a New York riguardano la testimonianza di Gary Farro, banchiere ed ex amministratore delegato dell’ormai defunta First Republic Bank, che avrebbe giocato un ruolo fondamentale nel pagamento in nero di 130mila dollari a beneficio della pornostar Stormy Daniels, eseguito a nome dell’ex avvocato del tycoon Michael Cohen.

Intanto il tema dell’aborto acquisisce sempre di più un ruolo centrale in questa fase della campagna elettorale. Secondo l’attuale vicepresidente Kamala Harris, il magnate vorrebbe “riportare l’America al 1800”. Una dichiarazione legata proprio all’aborto, poiché nel 2022 la Corte Suprema, composta in buona parte da giudici eletti da Trump ha di fatto vietato questo diritto.

Questo aspetto però non sembrerebbe essere ben chiaro a numerosi sostenitori del diritto all’aborto, che durante l’ultima manifestazione che si è svolta a Washington hanno più volte attribuito la responsabilità delle conseguenze al presidente Biden, che allora era già in carica e che di fatto non è riuscito a far nulla di concreto per opporsi alla sentenza della Corte Suprema.

Per Kamala Harris, intervenuta in diversi appuntamenti elettorali tra Los Angeles e Tucson, un secondo mandato di Trump vedrebbe come conseguenza “più divieti, più sofferenza e meno libertà”.

Il tema dell’aborto al momento sembrerebbe non scalfire l’attuale vantaggio di Trump negli ultimi sondaggi. Numeri che stupiscono anche la Cnn, che in un articolo ha provato a rinfrescare la memoria degli americani, risalendo al periodo in cui il tycoon era alla presidenza, ricordando le due procedure di impeachment e i momenti in cui alla Casa Bianca i funzionari venivano licenziati con un tweet. Vengono inoltre fatti riferimenti a quando Trump consigliava di curare il Covid con la candeggina, fino ad arrivare alle elezioni del 2020 in cui cercò di “distruggere la democrazia pur di rimanere al potere”.

Difficile dunque comprendere come il 55% degli americani che hanno partecipato ai sondaggi giudichino la presidenza di Trump un successo, mentre il 61% crede che quella di Biden sia stata un fallimento, nonostante i livelli di disoccupazione molto bassi e gli indicatori economici positivi e costantemente in crescita.

Ci sono ancora molte incognite che nei prossimi mesi possono fare la differenza in vista dell’Election Day del 5 novembre. Gran parte degli americani considera entrambi i candidati troppo vecchi, ma allo stesso tempo le primarie hanno spianato la strada sia a Joe Biden che a Donald Trump. L’attuale presidente ha ancora qualche mese di tempo per centrare degli obiettivi che possano rappresentare un vantaggio dal punto di vista elettorale (tra questi c’è sicuramente il “cessate il fuoco” a Gaza e in Ucraina, ipotesi che attualmente sembrano lontane anni luce), mentre Trump, che naviga tra processi e spese giudiziarie, sta cercando di rinviare tutti i processi che lo riguardano e fino a questo momento, ad eccezione del processo in corso a New York, ci sta riuscendo.

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