
WASHINGTON DC – La Casa Bianca affronta una settimana intensa, tra crisi internazionali e controversie interne. La portavoce Karoline Leavitt ha commentato l’attacco israeliano contro Hamas a Doha, in Qatar, definendolo uno “sfortunato incidente”. Secondo quanto riferito, gli Stati Uniti avevano ricevuto un preavviso sull’operazione e l’inviato speciale Steve Witkoff ha informato le autorità qatariote. Il presidente Donald Trump ha parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e con l’emiro del Qatar, ribadendo l’obiettivo di perseguire la pace e proteggere gli ostaggi palestinesi.
Leavitt ha aggiunto che Trump vede la crisi a Gaza come un’opportunità per rilanciare i negoziati regionali, coinvolgendo tutti gli alleati statunitensi e sostenendo accordi duraturi come gli Accordi di Abramo. L’attacco israeliano ha provocato la morte di cinque membri di Hamas e di un ufficiale qatariota, suscitando forti reazioni internazionali: il governo del Qatar parla di violazione della sovranità nazionale, mentre l’ONU invita alla moderazione.
La Casa Bianca deve anche affrontare una controversia interna legata a una lettera attribuita a Trump inviata a Jeffrey Epstein nel 2003. Leavitt ha chiarito che il presidente non ha scritto né firmato la missiva e che il team legale continuerà a perseguire il contenzioso contro il Wall Street Journal per la pubblicazione della lettera.
Domani Trump parteciperà alle celebrazioni per il 24° anniversario degli attentati dell’11 settembre al Pentagon Memorial e assisterà alla partita dei New York Yankees. Martedì è prevista una visita di Stato nel Regno Unito, con rientro a Washington giovedì.
Gli osservatori sottolineano la complessità della situazione, che richiede all’amministrazione di bilanciare crisi internazionali delicate e scandali interni, cercando di mantenere credibilità e autorevolezza sia in patria che all’estero.


