Mondiali 2026, gli USA lanciano il “Pass Fifa”: via libera a interviste accelerate per i visti dei tifosi

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WASHINGTON DC – La Casa Bianca ha annunciato oggi un’importante iniziativa pensata per agevolare l’ingresso negli Stati Uniti dei tifosi che parteciperanno ai Mondiali Fifa 2026, in programma dall’11 giugno al 19 luglio tra USA, Messico e Canada.
Durante un incontro nello Studio Ovale, il presidente Donald Trump, affiancato dal vicepresidente JD Vance, dal Segretario di Stato Marco Rubio, dal Segretario della Sicurezza interna Kristi Noem e dal presidente Fifa Gianni Infantino, ha presentato il nuovo “Pass Fifa”, un sistema che offrirà interviste accelerate per il rilascio dei visti ai possessori dei biglietti delle partite.

Trump: “Mondiali occasione economica storica per l’America”

Trump ha definito il Mondiale 2026 un evento “unico” per l’impatto economico previsto:
“La Coppa del Mondo genererà oltre 30 miliardi di dollari e più di 200mila posti di lavoro negli Stati Uniti”, ha dichiarato.

Il presidente ha evidenziato il lavoro congiunto tra il Dipartimento di Stato e il Dipartimento della Sicurezza interna per garantire controlli rigorosi ma rapidi ai tifosi internazionali:
“Vogliamo che possano entrare senza intoppi, pur mantenendo un sistema di immigrazione solido e sicuro”, ha aggiunto.

Infantino: “Sarà il Mondiale più grande e inclusivo di sempre”

Il presidente Fifa Gianni Infantino ha sottolineato la portata del torneo, ricordando l’appuntamento del 5 dicembre al Kennedy Center, dove si terrà il sorteggio delle squadre. “Venduti tra sei e sette milioni di biglietti, e tra cinque e dieci milioni di visitatori attesi negli Stati Uniti”, ha detto.

Secondo Infantino, l’evento “abbraccerà il mondo”: “Un miliardo di persone seguirà il sorteggio. Stiamo per celebrare non solo i 250 anni degli Stati Uniti, ma anche la Coppa del Mondo più partecipata e inclusiva della storia.”

Rubio: “Consolati potenziati, ottenibile un appuntamento entro 60 giorni”

Il Segretario di Stato Marco Rubio ha illustrato nel dettaglio il funzionamento del nuovo sistema e le tempistiche. “Abbiamo inviato oltre 400 funzionari consolari aggiuntivi in tutto il mondo, in alcuni casi raddoppiando il personale delle ambasciate”, ha affermato.

L’accelerazione è evidente: “Oggi, per l’80% dei Paesi, è possibile ottenere un appuntamento entro 60 giorni. Prima servivano sei mesi o addirittura un anno.”

Rubio ha però chiarito un punto fondamentale: “Il biglietto non è un visto. Offre solo un accesso prioritario all’appuntamento consolare. I controlli di sicurezza resteranno identici per tutti.” E ha concluso: “Chi ha già acquistato i biglietti faccia domanda al più presto. Evitate l’ultimo minuto.”

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