Usa 2024, proiezioni inedite in vista del voto: il toto nomi di Trump per la carica di vicepresidente

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RICHMOND (VA) – Fino ad adesso la corsa per le presidenziali statunitensi è stata in grado di mostrarci degli aspetti storici mai visti prima. Tra questi spicca la condanna di Donald Trump nel processo penale di New York. Il giudice si pronuncerà il prossimo 11 luglio sul tipo di condanna da infliggere, ma intanto ciò che risulta certo è che non era mai accaduto ad un ex presidente degli Stati Uniti di essere condannato in un processo penale.

Dal punto di vista giudiziario però anche il presidente Joe Biden si trova su un terreno insidioso. La condanna del figlio Hunter per aver detenuto una pistola nonostante la sua dipendenza dalle droghe e dall’alcol rappresenta un fatto senza precedenti, poiché non era mai successo che il figlio di un presidente in carica venisse condannato.

Ulteriore elemento inedito sarà il dibattito tra il presidente Joe Biden e il candidato repubblicano Donald Trump che si svolgerà il 27 giugno. Di solito la tradizione prevedeva dei confronti diretti tra candidati solo ad ottobre, ad un mese di distanza dall’Election Day di novembre. Per queste elezioni invece è stata fatta una scelta diversa e inoltre il dibattito sarà senza pubblico (altro elemento di distinzione rispetto al passato).

Nel corso di questi mesi abbiamo visto numerosi sondaggi che riportavano un importante vantaggio per Trump negli Stati in bilico, ma adesso le percentuali si stanno ridimensionando, con gli ultimi dati che parlano di un testa a testa serrato ed equilibrato. Risulta chiaro che a fare la differenza in questi mesi saranno i piccoli dettagli e per questo motivo nessuno dei due candidati può permettersi dei passi falsi.

In questo contesto sarà molto importante la scelta che Trump farà in merito alla nomina del vicepresidente nel caso in cui dovesse arrivare la vittoria a novembre. Il tycoon ha più volte reso noto che il nome verrà fatto in occasione della convention nazionale del Partito Repubblicano, che inizierà a Milwaukee, in Wisconsin, il 15 luglio. Per adesso la stampa statunitense spiega che sulla carta non c’è un candidato particolarmente favorito rispetto agli altri, anche se uno dei nomi più citati in questi giorni è quello di Marco Rubio, 53 anni, senatore della Florida.

Altro nome gettonato è quello del senatore J. D. Vance, ex manager 39enne eletto nel 2023 in Ohio. Sia Vance che Rubio hanno dei profili molto simili e nel caso di una eventuale rielezione di Trump alla Casa Bianca risulta inevitabile che l’attenzione dei media sarà concentrata molto sulla figura del vicepresidente, poiché al termine dei prossimi quattro anni il tycoon non potrebbe ricandidarsi e di conseguenza chi si troverà ricoprire la carica di vicepresidente sarà destinato, salvo eventi disastrosi, a diventare il primo candidato repubblicano alle elezioni successive.

Nel toto nomi di Trump rientrano anche Doug Burgum, governatore Repubblicano del North Dakota, e la deputata Elise Stefanik, molto apprezzata dall’ala destra dei Repubblicani. Per avere la conferma definitiva sul nome ufficiale toccherà attendere ancora qualche settimana, ma prima di arrivare alla convention nazionale repubblicana sono numerosi gli eventi importanti dal punto di vista elettorale. Uno di questi è il 26 giugno, giornata in cui Biden ospiterà una celebrazione del Pride Month nel South Lawn della Casa Bianca per coinvolgere le comunità LGBTQ+.

Non è un mistero che queste comunità abbiano giocato un ruolo cruciale per aver votato Biden all’unanimità alle ultime elezioni. Per questo motivo la campagna del presidente punta a fare in modo che il popolo LGBTQ+ mantenga alta la fiducia nei confronti della sua amministrazione. Inoltre ciò che Biden dirà nel suo discorso alla Casa Bianca in occasione dell’evento potrebbe rivelarsi importante in vista del primo dibattito con Trump che si svolgerà il giorno seguente, 27 giugno, occasione in cui si potrebbe discutere anche di integrazione sociale.

Inoltre mentre Trump sarà impegnato a portare avanti la sua campagna attraverso comizi in tutti gli Stati del Paese, per Biden un appuntamento fondamentale sarà il vertice della NATO che si svolgerà a Washington dal 9 all’11 luglio, dove saranno presenti tutti i capi degli Stati membri per lo storico 75° anniversario dell’Organizzazione, fondata il 4 aprile 1949 con la firma del Trattato del Nord Atlantico.

Per il presidente sarà un evento importante per due motivi: il primo è che il tema centrale del summit sarà legato ai prossimi passi che l’Organizzazione dovrà fare in merito alla guerra in Ucraina, che inevitabilmente è già da mesi un argomento primario anche dal punto di vista elettorale. Inoltre Biden dovrà anche stare molto attento ad evitare gaffe o “defaiance”, cosa che non è accaduta al G7 che si è svolto da poco in Puglia. Occasione in cui tra gli elettori sono emersi parecchi dubbi sulla lucidità del presidente e sulla possibilità concreta che quest’ultimo sia in grado di governare il Paese per altri quattro anni.

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