La chiesa esorta Trump a tutelare migranti e comunità LGBTQ+

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WASHINGTON DC. – La Cattedrale nazionale di Washington ha ospitato una funzione di preghiera nel giorno successivo all’insediamento del presidente Donald Trump. Tra i leader presenti il primo a fare il suo ingresso è stato JD Vance insieme alla second lady Usha Vance. Successivamente è stata la volta di Trump, giunto alla cattedrale insieme alla first lady Melania.

La messa è stata condotta dal vescovo episcopale di Washington Mariann Edgar Budde, dal decano della cattedrale Randy Hollerith e dal vescovo Ann Ritonia. Nel corso della cerimonia erano presenti anche tutti i membri del Congresso. Poco prima di recarsi alla Cattedrale il nuovo presidente aveva pubblicato in mattinata un post sul suo social Truth dove ha espresso la volontà di licenziare più di mille persone che “non sono allineate” con la sua visione. Tra i licenziamenti spiccano anche figure di alto profilo come José Andres del Consiglio presidenziale per lo sport, il generale Mark Milley dal Consiglio consultivo nazionale per le infrastrutture, l’ex funzionario del Dipartimento di Stato Brian Hook dal consiglio del Wilson Center e l’ex sindaco di Atlanta Keisha Lance Bottoms dal Consiglio presidenziale per le esportazioni.

La ricorrenza odierna, appartenente ad una tradizione che si rinnova dal 1933, arriva in un periodo storico in cui le opinioni dell’amministrazione sono in forte contrasto con quelle della chiesa. Il presidente Trump ha promesso di accelerare in modo aggressivo le deportazioni di massa, parlando di emergenza nazionale al confine meridionale durante il suo discorso nel giorno dell’inaugurazione. I leader episcopali al contrario sostengono una forte e consolidata protezione nei confronti di rifugiati e immigrati.

La chiesa episcopale ha anche ribadito più volte di essere aperta e accogliente per quanto riguarda le comunità LGBTQ+, dichiarando di sostenere i matrimoni gay. Trump ha invece promesso di limitare l’assistenza sanitaria per i transgender e di vietare agli atleti trans di partecipare agli sport scolastici, firmando subito un ordine esecutivo a riguardo già dal primo giorno del suo insediamento.

Proprio per tale ragione nella lettura del suo sermone l’arcivescovo Budde ha voluto mandare un messaggio ben preciso a Trump, esortandolo ad avere compassione per le comunità LGBTQ+ e per i lavoratori migranti clandestini: “Avete sentito la mano provvidenziale di un dio amorevole. Nel nome del nostro dio, vi chiedo di avere pietà delle persone del nostro Paese che ora sono spaventate”.

Sempre nella giornata di oggi Trump ha in programma un incontro con il presidente della Camera Mike Johnson e i leader della maggioranza al Senato John Thune e altri legislatori. Si tratta del primo incontro formale per tracciare le priorità del potere repubblicano a Washington. Nonostante il programma sembri già definito, sono diversi i repubblicani al Congresso che non si trovano sulla stessa lunghezza d’onda di Trump sulle strategie da adottare, in particolare per quanto riguarda tagli fiscali, deportazioni di massa e tanti altri provvedimenti firmati da Trump già nel primo giorno di presidenza nel corso del comizio alla Capital One Arena di Washington.

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